Folia Canonica 5. (2002)
NEWS IN BRIEF - "Ius Ecclesiarum - Vehiculum cariatis" (Breve cronaca dei lavori congressuali)
FOLIA CANONICA 5 (2002) 241-244. DANILO CECCARELLI MOROLLI “IUS ECCLESIARUM - VEHICULUM CARITATIS” Breve cronaca dei lavori congressuali La Congregazione per le Chiese Orientali - per volere dei passato prefetto, Sua Em.za Rev.ma il Signor Cardinal Achille Silvestrini - ha organizzato, avva- lendosi deH’ausilio del Pontificio Istituto Orientale, il Simposio intemazionale intitolato “Ius Ecclesiarum — Vehiculum Caritatis” al fine di celebrare, solenne- mente, il X anniversario dalfentrata in vigore dei Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium (1 ottobre 1991). II Simposio è stato presieduto in hitte le tornate la- vorative da Sua Beatitudine Eminentissima Ignace Moussa I Daoud, attuale Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali e Patriarca Emerito di Antiochia dei Siri. Al Présidente del Simposio si sono affiancati i rappresentanti delle varie Facoltà di Diritto Canonico dei Pontifici Atenei Romani in qualité di moderatori. I vicepresidenti del Simposio sono stati rispettivamente: S.E.R. Mons. Julián Herranz, Présidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e S.E.R. Mons. Emilio Eid, Giudice del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, già Vicepresidente - nell’ultima fase d’elaborazione - della Pontificia Commissione che ha preparato il Codice. Delegato Permanente del Présidente è stato il Sotto-Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali - attualmente Nunzio Apostolico in Armenia ed in Georgia e Arcivescovo tit. di Ravello S.E.R. Mons. Claudio Gugerotti. II titolo del Simposio trae la sua ispirazione proprio dalle parole pronunciate da Sua Santità Giovanni Paolo II in occasione della promulgazione del Codice; in tale circostanza il Romano Pontefice ebbe ad auspicare «(...) che questo Codice di venti vehiculum (stramento) di quella carità che, (...) deve essere profonda- mente radicata nell’anima di ogni umana creatura» [cfr. AAS 82 (1990) 1042-1043], II lemma latino Ecclesiarum, o “delle Chiese”, ehe figura nel titolo dei Simposio, è rappresentato anche figurativamente attraverso il logo scelto; esso è formato da tre navicelle, tratte da un mosaico di S. Apollinare in Ravenna, ehe stanno a significare le diverse Chiese Orientali sui iuris che guidano le anime alla sal- vezza lungo la rótta sicura delle norme del Codice (cosi come un tempo era il Pe- dalion, la Kormcaja, ed il Kitab al Huda). A titolo di cronaca, si rammenta ehe il logo del Simposio è stato preso, non a caso, dal medesimo che fu utilizzato per il frontespizio di ognuno dei trentuno fascicoli di Nuntia, che fu il periodico uffi- ciale della Commissione preparatoria dei Codice. Un nutrito comitato scientifico, presieduto dal Rev. P. Prof. Ivan Zuzek S.J., haproweduto a svolgere il compito assegnato. Si ritiene dunque doveroso ripor-