Folia Canonica 4. (2001)

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Iuliu Vasile Muntean: La celebrazione del matrimonio misto tra greco-cattolici e ortodossi in Romania - Problemi pratici

264 IULIU VASILE MUNTEAN Se invece i parroci non riescono a convincere le parti a non contrarre il matrimonio misto, bisogna che informi le parti sui obblighi a cui sono tenuti, soprattutto sull’obbligo di crescere i figli, sia maschi ehe femmine, nella religione cattolica, per poi chiedere la dispensa implicita: Casu vero quo omni conatu adhibito talia matrimonia praecaveri haud posset, a partibus contrahentibus, pro quibus dispensatio requiritur, conditionum ab Ecclesia praescriptarum praesertim de universae prolis tam masculinae quam femininae educatione in religione catholica promissionem et adimplementum exigat? Öltre il CP I la Chiesa greco-cattolica romena, riguardo i matrimoni misti, non emano più niente, per cui si sottintende ehe niente fu cambiato. Per quanto riguarda la celebrazione di tali matrimoni, non vi è menzionato nulla. La promessa di far crescere i figli nella religione cattolica viene imposta perö dal parroco greco-cattolico, quindi si è supposto ehe la celebrazione doveva avve- nire davanti al parroco greco-cattolico. Nessuno si è scandalizzato perö se alcuni matrimoni avvennero nella Chiesa ortodossa. Con il can. 90 del Motu proprio Crebrae allatae (CA) del 2 maggio 1949, valido per Tintera Chiesa cattolica, vi è imposta una nuova situazione per quanto riguarda la celebrazione dei matrimoni in genere, secondo cui veniva richiesta la celebrazione davanti all’Ordinario o del parroco del luogo. Corne detto già, non sempre si è osservata tale norma, tanto prima, quanto dopo il can. 90 del CA, di modo ehe molti matrimoni furono celebrati, secondo la tradizione popolare romena, davanti al sacerdote della chiesa della sposa, anche se costei era ortodossa. I matrimoni di questo tipo, perö, erano dei matrimoni misti validi per la Chiesa ortodossa, ma invalidi per la Chiesa cattolica. Prima della promulgazione del Motu proprio CA, perö, nel 1 dicembre del 1948, la Chiesa greco-cattolica romena fu soppressa dallo stato romeno e in seguito tutti i fedeli dovettero passare alia Chiesa ortodossa. Coloro che non vollero conformarsi furono tortúrád per accettare il passaggio, e non pochi furono quelli ehe preferirono la morte... La soluzione era di dire si alio stato, accettando la fede ortodossa, mentre in realtà rimasero fedeli alia Chiesa greco-cattolica, anche se proibita. Il sacramento del matrimonio andava appli­cato, riguardo alla celebrazione, sia secondo la prescrizione della Chiesa latina (in cui i greco-cattolici di solito praticavano i sacramenti), sia della Chiesa ortodossa. Ma la Chiesa greco-cattolica, giuridicamente pariando, non esisteva, quindi per la Chiesa greco-cattolica risulta l’impossibilità delTapplicazione del can. 90 del CA. I matrimoni misti, dunque, celebrati davanti alio sposo o, dato il periodo, anche della sposa ortodossa, furono accettati e celebrati come validi, tenendo conto della sacramentalità del matrimonio. 3 Ibid, 100.

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