Folia Canonica 4. (2001)

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Iuliu Vasile Muntean: La celebrazione del matrimonio misto tra greco-cattolici e ortodossi in Romania - Problemi pratici

LA CELEBRAZIONE DEL MATRIMONIO MISTO 265 Il problema della validità del matrimonio viene risolto finalmente e chiara- mente con il Decreto Orientalium Ecclesiarum 18 (OE) dei Concilio Vaticano II, il cui dispone ehe nel matrimonio misto tra parte cattolica di rito orientale e parte acattolica di rito orientale, la forma canonica per la celebrazione viene osservata solo per la liceità, mentre per la validità vi è richiesta la presenza del ministro sacro. Dal 18 ottobre del ’90, secondo il can. 6, n. 1, del CCEO: «Con l’entrata in vigore del Codice: sono abrogate tutte le leggi di diritto comune o di diritto particolare ehe sono contrarie ai canoni del Codice, oppure che riguardano una materia che è stata integralmente ordinata nel Codice». Di conseguenza bisogna osservare le prescrizioni di questo Codice, e non le precedenti, in quanto abroga direttamente sia quanto contrario, sia quanto ordinato per intero. Parimenti a OE 18, il can. 834, §2 del CCEO prescrive che «se invece la parte cattolica ascritta a una Chiesa orientale sui iuris celebra il matrimonio con una parte che appartiene alla Chiesa orientale acattolica, la forma di celebrazio­ne dei matrimonio prescritta dal diritto dev’essere osservata solo per la liceità; per la validità invece è richiesta la benedizione dei sacerdote osservando quanto è da osservarsi per il diritto». È’ da notare qui la differenza tra questo can. ed il can. 1127, §1 del CIC, il cui richiede per la validità «l’intervento dei ministro sacro, osservando le altre prescrizioni del diritto». Ministro sacro s’intende dunque colui che haricevuto l’ordine sacro, ossia il diacono, il presbitero oppure il Vescovo, mentre CCEO prescrive il sacerdote che benedice, quindi il presbi­tero o il Vescovo. Nessun problema per la Chiesa cattolica per quanto riguarda la prescrizione della Chiesa ortodossa, in quanto il ministro dei sacramento dei matrimonio è solo il Vescovo oppure il presbitero.4 Le difficoltà sorgono invece quando si ha a ehe fare con i matrimoni misti, per i quali, in più, vengono imposti dalla Chiesa ortodossa alcune condizioni ehe sorgono dei veri problemi. II primo problema è che il battesimo viene richiesto nella «a) fede ortodossa o retta fede [...]; i) nessuno dei due siano di altra religione o confessione, né eretica o scismatica (“mixta religio, disparitas cultus” etc.)».5 Ne consegue ehe se, ad ogni modo, una delle parti non è ortodossa, ma cristiana, qualunque sia essa, quindi anche greco-cattolica, e non vi è mezzo di impedire tale matrimonio, la parte non ortodossa nécessita il battesimo o, meglio, il ribattesimo! Praticamente, anche se non ce n’è una prescrizione esplicita dei ribattesimo nella Chiesa ortodossa, lo si applica in molti casi. Per quanto riguarda la Chiesa greco-cattolica, si puö capire il perché del pericolo, dato che 300 anni fa’ una buona parte degli ortodossi abbandonarono la loro fede per la fede cattolica. Nemmeno la Chiesa 41. N. Floca, Drept canonic ortodox, legislatie si administratie bisericeasca, vol. II., Bucuresti 1990, 69. 5 Ibid, 69.

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