Folia Canonica 4. (2001)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Janusz Kowal: "Causa efficiens" del matrimonio, con uno speciale riguardo al dibattito nel contesto del CCEO
CAUSA EFFICIENS DEL MATRIMONIO 249 Spesso nell’esposizione dottrinale si sostiene che esiste una identità tra la dottrina occidentale e orientale per quanto riguarda gli elementi essenziali della definizione dei matrimonio e la diversité riguarda più la prospettiva ehe la sostanza.52 Le conclusioni che seguono sembrano perd, a volte, negare il fatto ehe la base di riferimento comune ai due ordinamenti è l’istituto naturale del matrimonio voluto dal Dio Creatore ed elevato da Cristo Redentore alla dignité di Sacramento della Nuova Alleanza.53 La seconda corrente,54 che credo stia diventando sempre più ampia, afferma- in concordanza con la dottrina occidentale - la causalité efficiente dei consenso degli sposi ed in conseguenza la loro funzione ministeriale nella celebrazione segue che il sacerdote è il ministro dei sacramento del matrimonio». Dopo la menzionata prova dalla Costituzione Gaudium et spes, 1’Autore aggiunge che: «L’espresso insegnamento del Concilio nel Decreto sull’Ecumenismo (UR 17) non trova niente di conflittuale o non-ortodosso nella posizione orientale su questo argomento. II decreto cosi si esprime: “Poiché nell’indagare la verità rivelata in oriente e in occidente furono usati metodi e prospettive diversi per giungere alla conoscenza e alla proclamazione delle cose divine, non fa quindi meraviglia ehe alcuni aspetti del mistero rivelato siano talvolta percepiti in modo più adatto e posti in miglior luce dall’uno ehe non dall’altro, cosicché si puô dire allora ehe quelle varie formule teologiche, non di rado, si completino, piuttosto ehe opporsi”» (Ibidem, 156). Nel suo discorso l’Autore fa riferimento (nota 14) all’opera di P. J. Riga, The Church Renewed, New York 1966, il quale infatti afferma: «It should be noted that the text does not say that husband and wife administer the sacrament to each other, out of deference to the East which does not hold such a theory» (p. 110), e aggiunge nella nota 7: «This is an application of the express teaching of DE (par. 17): “In the study of revelation East and West have followed different methods, and have developed differently their understanding and confession of God’s truth”». Sembra opportuno richiamare a questo punto le parole di P. Oil's Robleda, scritte in occasione della polemica con E. Corecco riguardante il ministro del sacramento del matrimonio: «Sit certus cl.mus Corecco, quod si verum esset benedictionem sacerdotis constituere aliquo modo- ad sensum theologiae - elementum essentiale quoad sacramentum matrimonii, id in textibus expressum fuisset. Seu, aliis verbis, ut valde praecisi et concreti simus: si PP. Concilii Vaticani II, enuntiarunt seu formularunt in nostra hac re principium quod: matrimonium - contractus - sacramentum (inter baptizatos) - instauratur consensu partium sive actu humano quo sese mutuo tradunt et accipiunt, nullo alio addito, id fecerunt conscii quod agerent sive dicerent in conformitate cum sana theologia» (O. Robleda, Consensus partium, causa matrimonii, in Periodica 61 [1972] 481). 52 Cf. E. EID, La definizione del matrimonio e le sue proprietà essenziali, in 11 matrimonio (nt. 45), 94; ElD, 11 matrimonio (nt. 44), 110; Vadakumcherry, 11 diritto matrimoniale (nt. 42), 154-156. 53 Come osserva U. Navarrete: «si tratta di una questione nella quale la verità oggettiva necessariamente è la stessa per tutti i matrimoni naturali e per tutti i matrimoni sacramentali. Non sarebbe ragionevole pensare che il consenso delle parti ha un influsso naturale diverso nella costituzione dei matrimonio e del sacramento in Oriente che in Occidente o che Dio attua con una azione diversa nel sacramento dei matrimonio nella Chiesa latina ehe nelle Chiese orientali» (navarrete, Differenze essenziali [nt. 31], 292). 54 La quale si avverte per es. negli scritti di: Joseph Prader, Dimitrios Salachas o Victor J. Pospishil.