Folia Canonica 4. (2001)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Janusz Kowal: "Causa efficiens" del matrimonio, con uno speciale riguardo al dibattito nel contesto del CCEO
250 JANUSZ KOWAL del sacramento,55 concentrando nello stesso tempo le forze nel spiegare in modo più coerente il ruolo del rito sacro nella celebrazione del matrimonio sacramentale. Per esempio Mons. J. Prader, spiegando la mancanza nel can. 817 CCEO della formula «L’atto ehe costituisce (facit) il matrimonio è il consenso déllé parti manifestato legittimamente tra persone giuridicamente abili», sostiene ehe il principio ivi affermato è già presente nel primo canone sui matrimonio, e non era necessario ripeterlo.56 57 Anzi, come prova adduce il fatto della presenza della forma straordinaria dei matrimonio sia nel codice latino che orientale: Nella Chiesa cattolica la norma canonica della forma straordinaria (can. 1116 § 1 CIO, can. 832 § 1 CCEO) è comprensibile per il fatto ehe neH’ordinamento cattolico «causa efficiente» immediata del matrimonio è il solo consenso dei nubendi (can. 1055 § 1 C/C; 776 § 1 CCEO). Da questo principio dottrinale segue 1’altro principio dottrinale ehe «il matrimonio valido tra i battezzati è per cio stesso sacramento» (can. 1055 § 2 C/C; 776 § 2 CCEO). Ora, essendo il patto conjugale, il libero e pieno consenso dei nubendi, la sola causa costitutiva dei matrimonio sacramento, gli stessi 57 ° sposi, nella Chiesa cattolica, sono ministri dei sacramento. Credo ehe a questo punto merita attenzione aggettivo cattolica usato da Mons. Prader: «nella Chiesa cattolica». L’Autore non parla, infatti, della Chiesa latina o orientale, ma dell’unica Chiesa cattolica - per segnalare poi le differenze ehe corrono tra la dottrina cattolica e non-catolica orientale. Proprio quest’ultima, sia tra i greci e russi ortodossi, sia nelle antiche Chiese orientali ortodosse, sostiene ehe la forma del sacramento consiste nel rito sacro celebrato dal sacerdote, il quale è in conseguenza il ministro di questo sacramento.58 Ne segue che il matrimonio contraito da cristiani ortodossi nella situazione dell’impossi- bilità di avere un sacerdote è considerato un contratto matrimoniale naturale; e 55 Per es. V. J. PoSPISHIL (Eastern Catholic Marriage Law, according to the Code of Canons of the Eastern Churches, New York 1991) serivé: «Mutual consent in marriage, usually manifested by words, expressed in the present tense, is the efficient cause of marriage» (p. 178); «Because the contract of marriage is a sacrament for the baptized, the parties of the contract are also the ministers of the sacrament» (p. 179). Invece manca questa conseguenza nell’esposizione di Salachas, II sacramento (nt. 49), il quale afferma la causalité efficiente del consenso degli sposi (p. 150), ma nega la loro funzione ministeriale (p. 182). 56 «Che il consenso delle parti è causa efficiente del matrimonio concreto è detto nel can. 776 § 1 CCEO» (J. Prader, II matrimonio in Oriente e Occidente [Kanonika 1], Roma 1992, 29). Cf. anche: Id., Aspetti specifici nel Codice orientale rispetto al Codice latino in materia matrimoniale, in Matrimonio e disciplina ecclesiastica (Quaderni della Mendola III), XXI Incontro-Studio, 4-8. VII. 1994, Passo della Mendola - Trento, Milano 1996, 47. 57 Prader, Aspetti specifici (nt. 56), 47. 58 Secondo P. Evdokimov, uno dei più grandi teologi ortodossi contemporanei: «gli sposi non potrebbero in nessun caso e in nessun senso essere i ministri dei sacramento. Dal secolo XIII in poi [...], il matrimonio è un sacramento fra i sette noti e il suo ministro è il sacerdote» (.Sacramento dell’amore. II mistero coniugale secondo la tradizione ortodossa, Milano 41994, 146). Per una più ampia trattazione dei ministro dei sacramento dei matrimonio nel pensiero dei teologi in Oriente védi: Kadzioch, II ministro (nt. 26), 131-140.