Folia Canonica 4. (2001)

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - José T. Martín de Agar: Norme delle conferenze episcopali sul matrimonio misto

234 JOSÉ T. MARTÍN DE AGAR sistema stabilito permette di vagliare le circostanze di ogni caso e le difficoltà ehe possono ragionevolmente ostacolare la celebrazione canonica. Logicamente queste ragioni hanno un peso diverso a seconda dei casi. Per quanto riguarda gli orientali non cattolici, data la comunione di fede per quel ehe riguarda il sacramento del matrimonio, si riconosce che la loro forma di celebrazione équivale sostanzialmente a quella canonica, quindi questa viene richiesta solo per la liceità öltre alla possibilità di dispensa. Per gli altri cristiani, poiché sono anch’essi battezzati, il loro matrimonio con una parte cattolica è sacramento. Per i matrimoni in cui c’è disparità di culto, anche se non sono sacramento, essi hanno il valore naturale proprio del matrimonio, e sono chiamati in quanto tali a raggiungere la dignità sacramentale con il battesimo della parte non cattolica (cf. 1 Cor 7-14). In ogni caso la dispensa dalla forma non deve essere motivata dal semplice desiderio déllé parti di non osservarla (Inghilterra)41 o da mancanza di impegno nella fede della parte cattolica (Nuova Zelanda).42 1. Norme della Conferenza episcopale e validità della dispensa Come per le cauzioni del c. 1125, sembra ehe si possa intavolare un discorso sulla validità della dispensa per l’inosservanza dei criteri espressi dalla Confe­renza episcopale. In questo caso si deve tenere in conto che i criteri stabiliti dalla Conferenza sono essi stessi indicativi della causa che puö giustificare la dispensa dalla forma. Tuttavia tali criteri vengono concordati in vista dell’omogeneità nella concessione di taie dispensa ma, a mio avviso, non si tratta di un elenco tassativo o legale di cause al di fuori delle quali non ci sarebbe sufficiente motivazione per la detta dispensa. Difatti le determinazioni delle Conferenze sono per lo più aperte e abbastan- za generiche, cosicché si puö affermare che, per lo meno in molti casi, si tratta di un elenco esemplificativo di difficoltà ehe si presumono gravi43 ai sensi dello stesso c. 1127 § 2. Non poche Conferenze chiaramente lo fanno intendere, come quelle inglese e canadese, per le quali “le ragioni per la dispensa devono attenere in maniera comunque importante” al benessere spirituale delle parti, alla loro pace e serenità o a quelle dei loro congiunti. La stessa CEI ha determinato che “Le motivazioni ehe giustificano la dispensa sono, particolarmente, quelle relative al rispetto delle esigenze perso­nali della parte non cattolica, quali, ad esempio, il suo rapporto di parentela o di amicizia con il ministro acattolico, l’opposizione ehe incontra nelFambito 41 “The dispensation cannot be given simply and solely because the couple would like it”. 42 “That the Catholic party’s reason for the dipensation does not indicate a lack of commitment to his/her Faith”. 43 Cf. Les mariages mixtes (nt. 14), Section I, B.

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