Folia Canonica 4. (2001)
STUDIES - Pablo Gefaell: Metodologia dell'insegnamento del diritto canonico orientale ai latini
172 PABLO GEFAELL IV. SlSTEMATICA DEL PROGRAMMA DELLA MATERIA Ogni Facoltà, ogni Università, ha il suo proprio modo di portare avanti la docenza, e questo non è una questione secondaria. La sistematica dei programmi di studio, si voglia o no, riflette una particolare visione della scienza canonica, anche se poi ogni docente abbia la sua liberissima impostazione personale. NeU’insegnamento del diritto canonico i programmi coprono tutti i terni neces- sari per una conoscenza completa della materia, ma la sistematica puö variare molto da una Facoltà ad un’altra. Non posso entrare qui a discutere profusamente sulla metodológia scientifica né sulla natura del diritto canonico in genere. Su questo vi è ampia bibliográfia,6 e due anni fa il prof. Larrainzar ha pariato suH’argomento nella Facoltà di Diritto Canonico che ci ospita7 Basterà dire che sono stato formato dai discepoli di Pedro Lombardia (personalmente appena l’ho trovato una volta) e direttamente da Javier Hervada. Anche se non sono giurista civile - e quindi non si mi puö accusare di mentalità “civilistica” -, non sono d’accordo con le critiche mosse da Carlos Larrainzar alla posizione hervadiana sull’autonomia scientifica della canonistica di fronte alla scienza teologica.8 Mi sembra ehe non distingue bene tra giustizia e carità. Il iustum nel diritto della Chiesa riguarda i rapporti tra uomini, non tra l’uomo e Dio. È vero ehe la semplice e fredda giustizia non basta per i rapporti societari nella Chiesa (né nella società civile) e, quindi, bisogna perfezionarla con la carità e la misericordia; ma l’esperienza giuridica nella Chiesa aiuta a distinguere questi due piani, proprio per evitare arbitrarietà ingiuste. Tuttavia è verissimo che, per conoscere, stabilire e dare “ciö che è giusto” nella Chiesa, il diritto canonico non puö prescindere del dato soprannaturale né della lex gratiae. E in questo senso il diritto canonico non è autonomo dai risultati della speculazione teologica. Questo e specialmente importante per il diritto canonico orientale, il quale presuppone e richiede dai canonisti una riflessione profonda sulla natura della Chiesa e sui mezzi di salvezza. 6lndicherei soltanto alcuni dei piu recenti lavori, indicati nella bibliográfia sui diritto canonico orientale pubblicata su Folia Canonica 1 (1998) 197-198: M. López AlarcÓN, Criterios metodológicos en la docenda del Derecho Canónico, in Ius Canonicum 36 (1996) 397—443; C. Redaelli, Il metodo exegetico applicato al Codice di diritto canónico del 1917 e quello del 1983, in Periodica de re canonica 86 (1997) 57-100; P. Valdrini, Le travail du canoniste dans les facultés de droit canonique, in Revue de droit canonique 47 (1997) 111-126. 7 C. LARRAINZAR, Metodológia del lavoro del docente di diritto canonico, in Folia Canonica 1 (1998) 67-103. Alla fine dell’articolo del prof. Larrainzar è raccolta una vasta nota bibliografica. 8 Cf., p. es., Ibid, 94-96.