Folia Canonica 3. (2000)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Géza Kuminetz: Alcune osservazioni sui titoli di competenza nelle cause di nullita matrimoniale con particolare riferimento ai punti 3-4. del canone 1673
TITOLI DI COMPETENZA NELLE CAUSE DI NULLITÀ 273 della giustizia. In questo campo egli opera validamente e legittimamente, a meno ehe il vescovo non riservi a sé alcuni atti o alcune cause. Questo principio puo essere applicato analogicamente anche per quanto riguarda il rapporte fra il vicario giudiziale e il vicario giudiziale aggiunto. E che cosa dire se il consenso fosse dato dal vescovo invece che dal vicario giudiziale? In questo caso il consenso sarebbe valido, perché il vescovo è anche vicario giudiziale in modo eminente e per diritto proprio. Anzi, il vescovo diocesano potrebbe riservare a sé questa facoltà. Quando è opportuno o necessario riservare questa facoltà? Se per es. il personale dei suo tribunale non fosse efficiente, oppure se il suo vicario desse abitualmente il consenso senza motivo, il vescovo lo punirebbe per questo. Anche il vicario giudiziale potrebbe riservare a sé la facoltà di dare il consenso. In questo caso il vicario giudiziale aggiunto non potrebbe dario. Dare il consenso è un atto amministrativo, non è un atto giudiziario. Un’altra domanda: chi deve chiedere questo consenso e quando? La parte attrice oppure il tribunale dei domicilio deU’attore? Secondo 1’opinione di Ochoa, la stessa parte attrice deve chiederlo personalmente o mediante un procuratore. Praticamente pero, come vedremo più avanti, lo chiedono i tribunali. II ragionamento di padre Ochoa è il seguente: “Chi vuol convenire qualcuno deve prestare al giudice competente un libello, dice il canone 1502. E quindi, il giudice deve essere competente, cioè avere un titolo valido di competenza quando viene presentata la domanda giudiziale. Ora, se il titolo di competenza è quello dei domicilio delfattore, non esiste giudice competente a cui presentare la domanda, se non è stato ottenuto prima il consenso del vicario giudiziale. Per tanto, l’attore che vuol usare il titolo di competenza per il proprio domicilio, deve prima chiedere, ed ottenere in forma documentata, il consenso del vicario giudiziale del domicilio della parte convenuta... soltanto per via eccezionale ed in virtù di un certo senso di sussidiarità, che rientra nel carattere pastorale dei ministero giudiziale della Chiesa, potrebbe il tribunale adito, in mancanza dei necessario previo consenso dei vicario giudiziale dei domicilio della parte convenuta, richiederlo attraverso l’ufficio della cancelleria dei tribunale”16. Siccome la figura dei vicario giudiziale della parte convenuta implica qualche possibilité, allora quale vicario giudiziale è competente per dare o negare il consenso? Di regola ci sono in ogni diocesi i tribunali diocesani ma il diritto prevede un’altra posibilità e la prassi della Segnatura Apostolica favorisée questa possibilité. Si tratta della costituzione dei tribunali interdiocesani ehe diventano un tribunale proprio e comune delle diocesi interessate. In questo caso chi è il vicario giudiziale competente? La situazione sarà più complicata, avendo costituito un tribunale interdiocesano per determinate cause, per es. per le sole cause di nullité matrimoniale? In questo caso c’è il vicario giudiziale sia 16 Ochoa, / titoli (nt. 1), 162.