Folia Canonica 3. (2000)

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Géza Kuminetz: Alcune osservazioni sui titoli di competenza nelle cause di nullita matrimoniale con particolare riferimento ai punti 3-4. del canone 1673

Folia Canonica 3 (2000) 263-280. GÉZA KUMINETZ ALCUNE OSSERVAZIONI SUI TITOLI DI COMPETENZA NELLE CAUSE DI NULLITÀ MATRIMONIALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PUNTI 3^1. DEL CAN. 1673 I. Lanozionedigiurisdizione; II. La nozionedi competenza; III. La formulazione del canone 1673; IV. L’analisi del contenuto del can. 1673 con parucolare riferimento ai punti 3-4. del medesimo canone; 1. Titolo: Luogo della celebrazione del matrimonio', 2. Titolo: Luogo del domicilio o quasi-domicilio della parte convenuta', 3. Titolo: II luogo del domicilio della parte attrice; 4. Titolo: II luogo della maggior parte delle prove; V. Gli interventi della commissione INTERPRETEE DELLA SEGNATURA APOSTOLIC A IN MATERIA; VI. ALCUNE OSSERVAZIONI CONCLUSIVE. Dal momento che questa giomata è dedicata al diritto processuale canonico, io vorrei fare alcune osservazioni sui titoli di competenza nelle cause di nullità matrimoniale con particolare riferimento ai punti 3-4 dei canone 1673. Prima di cominciare la trattazione, vale la pena ascoltare le parole di un professore famosissimo in diritto processuale, Javier Ochoa. Sia questo il nostro motto: “Se tutti i tribunali della Chiesa fossero dotati di personale idoneo, ben preparato in diritto sostantivo e processuale e in numero sufficiente; se tutti fossero ugualmente efficienti; se tutti dimostrassero nel trattare le cause di nullità matrimoniale una responsabilité ecclesiale pari alla gravità e dignità di un sacramento, un senso di giustizia pari alla verità oggettiva, ed una compren- sione umana pari all’ambiente sociale dei nostri tempi, il terna e la questione dei titoli di competenza passerebbe in secondo ordine e non avrebbe importanza o incidenza sulla retta amministrazione della giustizia ecclesiastica. Nessuno avrebbe interesse alcuno a forzare, in qualche modo, l’interpretazione della legge per fabbricare titoli di competenza fasulli. Nessuno avrebbe preferenza per alcuni tribunali, né cercherebbe di evitame altri. Non avrebbe più senso il 2 § del canone 1488, che facosí pocoonore agli avvocati ma soprattutto ai giudici, e che prevede le pene della sospensione dall’ufficio e della cancellatura dall’albo degli avvocati e procuratori che, eludendo la legge, sottraggono ai tribunali competenti le cause, perché siano definite da altri più favorevolmente. Nem- meno sarebbe piu necessario ricorrere alla cosi detta politica della scelta del tribunale, perché tutti i tribunali della Chiesa sarebbero ugualmente giusti ed efficienti.”1 1 J. Ochoa, I titoli di competenza, in P. Bonnet - C. Gullo (a cura di), Il processo

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