Folia Canonica 2. (1999)

STUDIES - Péter Erdő: Le espressioni canoniche del matrimonio nella storia

già dal vangelo di Matteo (Mt 19,4-6). Questo pensiero veniva chiaramente formulate per esempio da Asterio di Amasea alia fine del IV o all’inizio del V secolo. Egli infatti dice che nella cerimonia delle nozze Dio stesso conduce la sposa alio sposo e ratifica il loro matrimonio4. 2) I cristiani dei primi secoli avevano pure la convinzione ehe i loro matrimoni fossero regolati da leggi proprie, soprattutto dal principio pronun- ciato nel vangelo di Matteo. Cosi appare almeno alia fine del IV secolo anche l’idea di un legame soprannaturale tra gli sposi5. 3) La letteratura patristica non si occupa della questione della validité del matrimonio, ma conosce il concetto del matrimonio inesistente o solo appar­ente6. 4) Seguendo l’insegnamento di San Paolo7, i cristiani dell’antichità hanno attribuito un grande valore teologico al matrimonio dei cristiani come segno dell’unione di Cristo e della Chiesa. Sant Agostino ribadisce ehe il matrimo­nio come simbolo riproduce anche la realtà di questo grande mistero8. Tale apprezzamento del matrimonio non impedisce perö che la verginità venga considerata un valore superiore9. Tuttavia la Chiesa rifiuta gli eccessi ascetici ribadendo - corne il Concilio di Gangra10 - che anche il matrimonio è una via di salvezza. Ciononostante in vari autori corne Origene, Sant Agostino e San Girolamo emerge l’idea di qualche impurità delTatto coniugale. Taie giudizio morale perö non influisce fortemente sulla configurazione dell’isti- tuzione matrimoniale stessa. 5) Come fine dei matrimonio si sottolinea all’epoca patristica la procreaz- ione. Nell’insistenza su questo punto si vede generalmente una influenza della filosofia stoica11. Eppure si è consci anche della dignité del mutuo amore matrimoniale, valore che per il resto appare pure nelle opere degli Stoici12. Tale amore fa parte della nozione agostiniana di fides. 6) La consumazione non sembra ehe abbia avuto una rilevanza giuridica nella formazione dei matrimonio. Questo - per alcuni autori come Henri Crouzel13 - veniva considerato ratificato dagli sponsalia14 Se invece prendiamo 4 PG 40, 228 C. 5 Cf. H. CROUZEL, Matrimonio. 1. Teológia del matrimonio, in Dizionario patristico e di antichità cristiane, A. Di Berardino (dir.), II, Casale Monferrato 1984, 2182. 6 Per es. Origene, Com. Mt. XIV,24; S. Basilio Magno, can. 26. 7 Ef 5,22-23. 8 De nupt. et cons. I, 10 (11), 21 (23). 9 Cf. ICor 7,32-34; CROUZEL, Matrimonio (nt. 5), 2182. 10 Can. 1; cf. cann. 4, 9, 10,14. 11 Cf. CROUZEL, Matrimonio (nt. 5), 2182; M. POHLENZ, La Stoa. Storia di un movimento spirituale, Firenze 1978, I, 278-279, 282, 382-383; II, 54-55, 124—125 (traduzione dal tedesco). 12 Cf. sopra nt. 11. 13 Crouzel, Matrimonio (nt. 5), 2183. 32 PÉTER ERDŐ

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