Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1942

52 mento, ardente corne un peana di vittoria, i'atto di fede: „Credo in un Dio... in una Patria... nell'eterna Giustizia Divina... nella risurrezione dell'Ungheria..." e poi segue un nostro canto italiano, o ie armonie no­stalgiche e trépidé di „Va, pensiero. su l'ali dorate", „0 Signore, dal tetto natio..." oppure un inno marziale, guerresco italiano o magiaro. Quando s'incontra un allievo, il saluto che vi rivolge é in latino o in italiano. E'un palpito continuo di romanità e di italianità che vi carezza e vi commuove il cuore. Il latino e l'italiano sono fra le materie principali d'insegnamento. Chiedete ad un alunno il motto particolare e distintivo délia sua classe e vi risponderà, limpido corne una poila d'acqua sorgiva e fiero corne un soldato che conosce le sue responsabi­lité: „Magnós magna decent — Non trépidé, non tarde, non tepide — Ubi amatur non laboratur — Nobilitas obligat — Filii Dei sumus — Incepisti, perfice — Quae nocent, docent — Pereunt sed imputantur..." frasi e massime che nella loro concisione latina svelano tutto un programma, un ideale, un'aspirazione alla vita forte, nobile, eroica. Tutti gli alunni, per ogni classe, hanno un'ora di conversazione d'italiano ogni giorno. E ^attendono^ gioiosi ed allegri, bramosi di accrescere sempre più la conoscenza e ricchezza di vocaboli e termini délia lingua italiana. La conversazione è animata, vivace, briósa, agile, brillante; i due Lettori italiani hanno pazienza, intuizione, accortezza, sagacità e i frutti di questi colloqui e conversazioni facili, semplici, piani, adatti alla mentalità degli alunni sono davvero sorprendenti, singolari. maravigliosi. Si parlava un giorno délia „patria" e chiedevo agli alunni délia seconda classe corne si deve amare e servire la Patria. Mi risponde un allievo: „Mussolini dice: La patria si serve in silenzio, in umiltà e in disciplina". Un altro aggiunge: ,,E il Settembrini ha scritto: „Sostieni l'onore délia tua patria con la santità délia vita, con la purezza dei costumi... con la fermezza dei vo'ere..." Non dovevo forse ammirare questi simpatici bimbi ungheresi che sanno apprendere dagli scritti dei nostri Grandi come si ama e corne si serve la Patria? E non è forse questo, spirito di italianità, puro, integro, adamantino, genuino, profondo? La bontà e l'abilità pedagogica dei Direttore dei Collegio Aristide Kováts ha saputo compilare ed offrire a tutti gli allievi un prezioso ed aureo opuscoîo, adatto e consono allo spirito e alla mentalità loro. „Un pô di sapienza di vita in detfi e proverbi". Ci piace citare alcune frasi délia prefazione: „Questa raccolta di proverbi e pensieri scelti di grandi serittori e poeti italiani serve a tre scopi. Prma di tutto vuol essere per i nostri allievi una specie di „vademecum'- spirituálé che serva... per tutta la loro vita. Quindi, poichè quasi di tutti i pensieri cittamo l'autore italiano, questa raccolta dà la possibilité di intrave­dere l'anima degli autori e pregustare la letteratura italiana. Infine vuol servire allo scopo molto pratico, grammaticale e linguistico, di dare una. raccolta di frasi ed espressioni utili per i nostri ragazzi nelle va­canze. Dopo aver letto il testo ungherese essi cerchino di dire il pensiero anche in italiano; quindi ne confrontino la traduzione e corregano cosi la loro che puô essere sbagliata. Cosi possano via via acquistare una sempre maggiore sicurezza nell'usy délia bella lingua di Dante". Cosi gii» alunni hanno sempre con sè un sincero ainico, un fido

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