Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1939
ORA zione del 6 ottobre dei martiri deila guerra per l'indipendenza e quella del giugno degli eroi d ella guerra mondiale, in maniera che tutti i nostri piccoli e\colari di Pannonhalma sentivano che sarebbero stati gli eroi del lavoro |che edificherà l'avvenire ungherese. t-Nella loro mano il lapis è il fucile, la penna è spada, il libro è la mitragliatrice che lancia i proiettili delle lettsre, e la sapienza edificatrice della Patria è il loro lanciafiamme e il loro carro armato. Ed essi stanno nei loro banchi e al tavolo da studio aspettando »l'alba«, l'avvenire della più bella Ungheria, come i soldati che perseverano nelle loro posizioni. 6. Educazione artistica: declamazioae, canto, musica. Un célébré scienziato nella sua vecchiaia diceva, che se avesse potuto ricominciare la vita avrebbe impiegato diversamente la .sua attività: uno dei cambiamenti più importanti sarebbe stato. che almeno due volte per settimana avrebbe ascoltato musica e le'tto una poe»jia. »Trascurando le arti si perde un po'della bellezza e se ciô è dannoso per la ragione, più ancora lo è per il sentimento.« Noi abbiamo voluto educare anche le maniéré degli allievi del nostro istituto i quali spesso hanno avuto l'occasione di recitare poesie. In ambedue le parti dell'anno scolastico abbiamo avuto una gara di recitazione, e nell'ultima occasione i migliori si sono mostrati: Emerico Vizkelety, Adamo Pattantyús-Ábrahám, e Alessandro Jáki. Anche f'uori della scuola abbiamo avuto occasioni di curare il canto. Come studenti benedettini i nostri allievi hanno cantato con amore i canti gregoriani, e i canti più, significativi della Chiesa. Risuonavano bene sulle loro labbra oltre la messa de Angelis ed il terzo Credo, anche alcuni canti liturgici e le antifone mariane alla fine della preghiera vespertina. Ogni ragazzo ha acquistato il Petit Manuel Grégorien. Per le messe domenicali ci siamo serviti del libro di preghiere comune per tutte le scuole benedettine in Ungheria, »l'Égi Lant«. In riunioni festive ed in altre occasioni i nostri allievi hanno cantato una quindicina di canti religiosi e profani, italiani ed ungheresi. Secondo il vecchio uso dei collegi inglesi, i nostri ragazzi all'inizio delle lezioni hanno cantato canzoni italiane ed ungheresi per rinfrescarsi ed iniziare cosi con più alacrità il loro lavoro. Nelle lezioni della lingua ungherese talvolta i ragazzi hanno cantato due canti finnici, il canto nazionale ed un altro canto popolare, mentre nelle conversazioni tedesche, canzoni tedesche. Oltre di questi essi hanno imparato un canto latino profano e cosi, in tutto, i canti imparati oltre a quelli prescritti, sono 52. La meta circa degli allievi si sono esercitati nella musica, e in ispecie suonando il pianoforte. Otto di questi sono iscritti all'istituto Musicale di Győr. Il professore Georgio Kiss è venuto regolarmente ~űgni settimana a Pannonhalma facendo lezione ai ragazzi e il direttore di questo istituto à assistito una volta alla le-