Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1939
PANNONHALMA.* »Haec illa domus est • • • in qua formabanlur apostoli, crescebant martyres, exercebanlur doctores, vivebant sancti.« (Thuróczy : Hung. S. C. Regíbus. 122..) Ora che a Pannonhalma c'è una scuola italo-ungherese, gl'Italiani possono interessarsi maggiormente di questo Santuario dell'Ungheria. L'ordine che qui ha una vita e una cultura millenaria è di origine italiano: Pannonhalma è la figlia di Montecasisino : Monaci italiani cullarono Finfanzia del primo monastero ungherese al tempo di Santo Stefano »il re apostolico«. Une dei suoi più grandi santi è italiano: San Gherardo, dapprima abate di San Giorgio Maggiore a Venezia e di poi, dopo aver lasciato la sua bella città, apostolo degli Ungheresi e loro primo martire. A Budapest sul colle, che da lui ha preso nome, e dal quale si domina, insieme al panorama délia città, uno dei più bei ponti d'Europa, il turista italiano puô vederne la statua. E questo è anche il luogo del suo martirio; infatti gli ungheresi pagani lo precipitarono giù dalla rupe. Ed è una visione suggestiva queïla del Santo che si erge nobilmente innalzanclo la croce sulla metropoli moderna. È pure un benedettüio di Pannonhalma Sant'Astrico, il santo cioè che per incarico del papa Silvestro II porto a Santo Stefano la Santa Corona, la quale, da quel tempo è rimasta la più preziosa reliquia nazionale. Noi avremmo prima di tutto dovuto dire che il territorio, il cui centro è Pannonhalma, fu un'antico centro coloniale dei Romani: la cosidetta Pannónia. In questo luogo è nato S. Martino, il santo soldato, prima, e di poi il rinomato e popolare Vescovo di * A magysr közönség előtt ismert tárgyat csak olaszul közöljük.