Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)

Interpretazioni - Riassunto breve degli altri saggi in lingua ungherese in relazione alla mostra

pubblico. Infatti, se prima dello scoppio della prima guerra mondiale i critici ungheresi giudicano le teorie futuriste secondo dei criteri estetici, e durante il periodo bellico lo condannano da un punto di vista morale, dagli anni Venti gli articoli ungheresi si rivelano prevalentemente incentrati sugli aspetti scandalistici del movimento italiano.Va notato che la rappresentazione del futurismo come fenomeno quasi esclusivamente mediatico da parte della stampa ungherese tra le due guerre coincise con la stagione futurista caratterizzata da una più ampia attenzione dedicata ai mass media tra i quali la radio, la pubblicità e l’applicazione propagandistica dell'arte. Proprio questo aspetto mediatico del futurismo fu accolto da tanti giornalisti ungheresi che intervistarono Marinetti, spesso in rubriche di stampo 'tabloid', discutendo delle ultime novità e degli scandali del poeta futurista. Al posto delle analisi dal respiro filosofico con cui all'inizio il futurismo fu accolto in Ungheria, i reportage e le interviste degli anni Venti e Trenta vertevano sul personaggio marinettiano, arrivando persino a descrivere il poeta come l’incarnazione dell’idea futurista del dinamismo e della velocità. Nell’altra raffigurazione tipica della stampa ungherese dei primi anni Trenta, Marinetti fu preso a simbolo dell’Italia “nuova", “dinamica” o “moderna” ovvero quella fascista che inizialmente fu esaltata da numerosi intellettuali ungheresi anche su riviste progressiste come la «Nyugat». Si tratta di un’interpretazione suggerita anche dallo stesso Marinetti, che in diverse occasioni si trovò a delineare tali concetti al pubblico ungherese, essendo stato invitato più volte a Budapest, nei primi anni Trenta, come accademico. Gli articoli della stampa ungherese sul futurismo italiano mettono in risalto il fatto che la linea editoriale di un certo giornale dell'epoca o la cornice interpretativa applicata da un determinato critico sul tema del futurismo dettero vita a interpretazioni a volte ben diverse da quelle che ci si potrebbero aspettare studiano questo movimento, caratterizzato da molti e diversi aspetti oltre a quello puramente estetico. (L’autore è un dottorando della Cattedra di Italianiastica del Dipartimento di Filologia dell’Università delle Scienze Eötvös Lóránd - ELTE BTK.) 109

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