Budapest Régiségei 14. (1945)

ÉRTESÍTŐ - Nagy Lajos: A budai hegyvidék újabb szórványos sírleletei 535-560

I, AJ OS NAGY RECENTI RITROVAMENTI SPORADICI DI SEPOLTURE NEI DINTORNI DI BUDA In seguito alle recenti e numerose costru­zioni avutesi sulle colline di Buda si aumentô considerevolmente il numero dei rinveni­menti archeologici dell'epoca romána. Rias­sunsi già i rinvenimenti anteriori in occasione della publicazione delle sepolture a mummie di Táborhegy e di Szemlőhegy (v. T. Nagy : Az aquincumi mumiatemetkezések (Sepol­ture a mummie di Aquincum). Diss. Pannoni­cae, Ser. I. vol. 4.). Nel ricco e vario matériáié romano delle colline circonstanti a Buda troviamo ville ben addobbate (Csúcshegy) ed anche case f amiliari più modeste (Testvér­hegy), perfino a mansioni che vigilavano le vie (Szépvölgy). La decentralizzazione della vita urbana ad Aquincum e dei suoi dintorni culminô nella prima meta del III secolo, dopo le guerre marcomanne. Nel corso del IV secolo poi la popolazione si ritira piut­tosto nei centri più riparati, fra le mura delle città fortificate o nei castra,e si seppellisce nella vicinanza delle mura. Ciô spiega il fatto che negli ultimi anni dell' impero romano mancano i monumenti più significativi fra i monti. Ta popolazione montana non aveva un cimitero a parte e non sempre poteva seppel­lirsinei grandi cimiteri pubblici delle città, anzi, come attestano i nuovi ritrovamenti, cercavano l'eterno riposo molto spesso pro­prio accanto alia loro villa o nel terrene della tenuta stessa e vi seppellivano anche tutta la loro parentela. In seguito alia colonizzazione plurisecolare anche nella regioné montana di Buda tro­viamo i più variati modi di seppellimento. Su Testvérhegy ancora verso la fine del II secolo incontriamo la cremazione dei morti in due ipogei familari. A cavallo fra il II e III secolo, insieme con il sotterramento, appaiono nuove forme del seppellimento. Accanto alia semplice deposizione in terra, si usa anche la cassa, solitamente di legno come p.-es. nel cimitero di Arany hegyipatak. Nei nostri cimiteri perô tale cassa non fu ritrovata, ma ci sono rimasti in gran numero casse costruite di mattoni. Sono molto frequenti le sepolture formate con regolari lastre di pietra. Per la costruzione di sepol­ture adoperavano anche monumenti anteri­ori, frammenti architettonici o le lapidi dei sepolcreti fuori uso. Ai modi del seppellimento non sotterranei si puô annoverare i sepolcri con pilastri angolari e con epigrafe ed ornamentazione sulla facciata. Ta forma più caratteristica è perô il sarcofago che imita le forme della casa. Ta sua epoca di fioritura è il III secolo. /. Sarcofago da Rózsadomb {fig. 1). Fra i sarcofaghi rinvenuti in Aquincum questo è di maggiori dimensioni. Il def unto che vi riposava era uno dei signiferi della legione locale. Vi troviamo la più compléta rappre­sentazione di un signifero e con ciô molto contribuisce ad aumentare le nostre cono­scenze sui signiferi della Tegio II Adjutrix. II sarcofago fu rinvenuto già aperto ; il suo angolo destro venne spaccato ed attraverso l'apertura cosi formatasi vollere appropriarsi del suo contenuto. Nel sarcofago furono sepolte varie persone; era una sepoltura familiäre. Gli oggetti ritrovatici sono : l'ansa spezzata di una brocca di bronzo (fig. 2) ; una fibbia decorata a niello (fig. 3) che puô 557

Next

/
Oldalképek
Tartalom