Mitteilungen des Österreichischen Staatsarchivs 31. (1978) - Festschrift für Richard Blaas

Renato GIUSTI: II 1859 nel Veneto

262 Renato Giusti visi, precettazioni, arresti, espatri clandestini, perquisizioni domiciliari, ti­mori di sollevazione dietro le spalle delTarmata austriaca, rammentiamo al- cuni aspetti, a titolo di esempio di una generale situazione: „I Tedeschi questa volta devono andar via dalWtalia o verranno adoperati da caricare i cannoni piemontesi“ afferma un patriota a Peschiera verso la meta di mag- gio10); „Qui in Padova si vive in uno stato febbrile“ (registra nel suo diario il Gloria alia data dei 12 giugno). „Tutti ardentemente agognano il fine della guerra, ma di 1000 almeno 990 la desiderano vittoriosa pegli alleati“11); ,,11 co. Giacomo Caimo deve aver ricevuto gli ultimi bollettini ufficiali, ed i pro­claim dei milanesi. Vi é chi provvede perché tutte le notizie si conoscano giornalmente in Udine“12), serive 1’Antonini il 19 giugno indicando l’esi- stenza di una fitta rete di corrispondenze clandestine tra il Friuli e il Piemon­te, mentre continuava, anche dopo l’inizio della guerra, il flusso di emigrati verso le terre lombarde liberate o verso i Ducati e lo Stato pontificio. Il basso Mantovano ad es. era attraversato da coloro che, provenendo dal Veneto e dal Polesine, passavano a Occhiobello, Lendinara, Badia, Massa e per la via di Sermide andavano all’estero: ,,Ora in aggiunta a questo fatto, emergerebbe ehe appunto in Sermide si fosse costituito un Comitato per l’arruolamento di volontari nell’esercito sardo“13). E la citazione di episodi singolari, drammatici o commoventi, potrebbe continuare a lungo sia per le ripercussioni nel Veneto della battaglia di Ma­genta o dell’avanzata dei Cacciatori déllé Alpi nell’alta Lombardia, sia per l’attesa divenuta angosciosa, specie durante la seconda fase delle operazioni belliche verso il Mincio e il Quadrilatero, ove si ammassavano gli austriaci in ripiegamento, sia per le speranze insorte a seguito della vittoria degli alleati a Solferino e S. Martino: „Gli Austriaci venerdi scorso 24 giugno attaccarono gli alleati a Solferino coll’inten- zione di riprendere la Lombardia, ma toccarono una sconfitta ehe non ha esempio, tanto fu sanguinosa. Si calcolano 15.000 circa feriti austriaci senza i morti, i prigionie­1859 luglio 22 Udine: „In questa aspettazione comparvero successivamente le Procla- mazioni che attivarono i Comandanti militari delle Provincie, i Giudizj di guerra, lo stato d’assedio, il ritiro delle armi, la legge marziale, le quali prowidenze in generale non vennero accolte favorevolmente. Le imposte di ogni natura smisuratamente cre- sciute e fatte molto maggiori della possibilitä di pagarle; le requisizioni, specialmente de’ trasporti militari che occuparono in questa Provincia fino öltre 1500 carri al giomo; il Prestito forzoso imposto ai Comuni, i vaglia ed assegni a corso forzoso, la Leva militare anticipata pel 1860: tutto questo nel breve giro di circa un mese con ra- piditä spaventosa si accrebbe ad aggravare gli abitanti di questa Provincia“; ib.: Dele­gato provinciale al Bissingen, 1859 luglio 20 Verona (rammenta anche 1’arresto di quindici persone avvenuto nel mese di giugno); cfr. inoltre Raffaele Sonzogno Memo- rie politiche (Milano 1875). 10) Archivio di Stato di Mantova (= ASM) I. R. Delegazione Provinciale, Atti riser- vati 162: Commissario distr. di Peschiera al Delegato provinciale, 1859 maggio 18. u) MCP Gloria Cronaca di Padova 1859 giugno 12. 12) BCU Carteggio Antonini-Rinoldi: Antonini al Rinoldi, 1859 giugno 19. 13) ASM I. R. Delegazione provinciale, Atti riservati 162: Delegato provinciale di Rovigo al Delegato provinciale di Mantova, 1859 maggio 4 Rovigo.

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