Szilágyi Sándor szerk.: Erdélyi Országgyűlési Emlékek 16. 1675-1679 (Budapest, 1893)

30. fejezet: 1675-1679 - Törvények és okiratok

554 ERDELYI ORSZAGGYULEPI EMLEKEK. disturbarla. Doppo m'interrogo, se li Ungheri possono assal­tar e pigliar qualche fortezza de'Tedeschi, io risposi, diffi­cilmente, mentre le fortezze dell imperatore sono tutte ben munite et presidiate, ma che si rovinera la campagna, si incendiaranno i villaggi, si spoglieranno li sudditi, e li faranno infiniti danni ad ambe le parti, e che pero sua Eccza vogli impedirli, mentre e venuto un correro espresso da Vienna, per far reprimere questi eccessi. II Caimecam mi promisse in pochi giorni darmi la risposta, et la notte spedi subito un capigi bassi al Granvizire, perche non ardisce senza sua presaputa d'intraprendere cose rilevanti. Alli 5. d'Agosto ho mandato con occasione sicura la lettera, che scrisse il s. residente al Granvizir. et al signor Mauro Cordato contra il Teleki e suoi seguaci, et se le lettere non saranno prese dalli Cosacchi per strada, spero che in 12 giorni s'havera la risposta. Ho rappresentato anche al Caimecam passa che con il poco tain di m/4 aspri non si possi mantener l'illustris­simo sig. internuntio, e clie alli altri dell'istesso carattere si corrispondeva 8 in m, 9 aspri al giorno, al che soggionse il caimecam, che 1'ordine del Granvizire era che si dia a questo sig. internuntio quel tanto, che s ha dato a quello, che e stato in Prussia, dicendomi, che all istesso ambascia­tore di Polonia, non si dava piu di m 5 aspri al giorno. Io pero non mancher6 dinsistere e sollecitare e di far tutto quello che potr6, per accrescere detto tain«. »Alli 7. Agosto e arrivato di Transilvania il mag­giordomo del Belcli, riserrato col conte Ziaclii nelle sette torri di Constantinopoli, codotto con alcuni servitori valachi avanti il caimecam, l'interrog6, che nuova di Transilvania et espose, che il Teleki con li Transilvani, Ungheri rebelli, Francesi e Polacchi in numero di circa m 20 huomini, si trovano all assedio di Cassovia, e che combattono fortemente. Di piii che Steffano Boros, capo interprete dell'Apaffi si trovi in Valachia disgustato dal suo Principe, aspettando risposta da quelli delle sette torri, per venir ancora lui alla porta, a portar le sue querele, e li suoi lamenti contro 1'ingiiistitia et mal governo del detto Apaffi.« (Turcica 1678. Cs. es k. udvari leveltar, Becs.)

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