Csukovits Enikő: Tanulmányok Borsa Iván tiszteletére (Budapest, 1998)
Tóth István György: Egy albán érsek a magyarországi török hódoltságban. Pietro Massarecchi belgrádi apostoli adminisztrátor levelei a Hitterjesztés Szent Kongregációjához
Sacra Congregatione. E da Touarnik ch'è nel mezzo di Sirmio, sino a Ősiek 137 non sono più di cinque o al più sei leghe. Onde non è da eredére che questo vescovato sii stato ristretto in cosi poco luoco et in sei 138 (Fol. 2/v.) parochie, se bene grandi e di molti villaggi, essendo stato i veseovati d'Vngheria amplissimi, corne nota il medesimo Pazman cosi dicendo: Illud certum est singulorum episcopatuum dioecesin ad plures comitatus vastissimos extensam fuisse, neque erűm comitatus apud nos aliud sunt, quam totidem provintiae principatibus pares. Io öltre che nel mezzo dell'inverno visitai le dette parochie, et moite ville in qua e là sparse, et ancora Bac, 139 non mancai d'andar in faciem loci con molto incommodo mio, né trovando persona che sapesse dirmi dei confini, né che dicesse il tale vescovo hebbe il governo sin qui, né trovando libri, da quali ne potessi cavar qualche certezza, m'è parso d'havermi affaticatto indarno. Onde m'è stata questa visita molto molesta, e travagliosa. Tuttavia andiamo discorrendo per coniettura con dire che sicome il vescovo di Zagrabia 140 arrivava sin a Posega, e per tutto quel territorio cosi e non altrimente si deve tener per fermo ch'il vescovo di Sirmio ha havuto il governo sin'a confini di Posega, come dissi di sopra, comprendendo tutte quelle parochie che tengono i frati dei monasterio di Nascizza, e quelle ancora attorno Diacouo, e dico per conscienza ch'il vescovo (Fol. 3.) di Samandria con titolo d'amministratore di Sirmio potrà con più facilita et utile di gran lunga maggiore governarle che non faria il vescovo di Scardona ch'habita in Bosina tante giornate lontano. E che torto di gratia si farà al vescovo di Scardona, quando a quel di Samandria si dessero le sopradette parochie? anzi dico che torto grande si fa al vescovo di Sirmio, et a quelle anime che potriano essere aiutate e proviste d'aiuti spirituali con più facilita dal vescovo di Samandria che da lui. Il quale più per interesse proprio, che per utile loro le ha usurpate. Intendő che havendo messo detti frati a quelle cure con conditione che li diano tanto l'anno, ne cava centenara di scudi, il quai patto appresso di me sente di simonia. Lui s'intitola, non so con che ragione, administrator Diacouiensis cosi dicendo: Administrator Bosinensis seu Diacouiensis. Il che è (Fol. 3/v.) manifesta schiocezza, perché se la particola „seu" è cojiunctoria, inferendo d'essere ancora vescovo di Diacouo, non pub stare, perché Diacouo non è vescovato, 141 ma secondo mi fu detto, Diacoua a diaconis dicta, quia ad illum locum ibat juventus ad dandam operam studiis, et ut accepi a quibusdam Ungaris, eos, qui litteris incumbunt, diaconos vocant. Di più Diacouo non è in Bosina, ma è in Vngheria, e se è con Posega, perché vogliono i frati, che secondo va il governo dei sangiakki Turchi, cosi ancora vogliono che camini il governo ecclesiastico, dicono Diacouo essere sotto il 142 sangiakko di Posega, dunque deve essere sotto 137 Eszék, Oszijek, (Verőce vm.), ma: Osijek, Horvátország 138 sette átjvítva sei-re 139 Bács (Bács-Bodrogvm.), ma: Baé, Szerbia, Jugoszlávia. 140 zágrábi püspök, értsd: a püspökség 141 A középkorban, a 13-15. században, a boszniai püspök általában a magyarországi Diakóváron, tehát Bosznián kívül székellt. 142 kihúzva: vescovato