Mályusz Elemér szerk.: Magyar protestáns egyháztörténeti adattár. XIV. Budapest 1930.

Paulinyi Oszkár: Iratok Kassa sz. kir. város 1603—1604-ben megkísérelt rekatolizálásának történetéhez

tutta, che dei buon governo e l'honore e la compensatione di Sua Maestá veniva a loro, si come d'ogni male havevano da render conto, che se loro non si trovavano atti a governare e reggere il popolo, che Sua Maestá havira saputo ordinäre magistrato falé, che sapesse e governare e farsi obedire, con­forme a i comandamentí loro con raggione. Et ultimamente volsi dargli in scritto, protestando l'istesso mandato, come Vostra Altezza sara servita di vederé dalia coppia qui in­dusa. 7 Fra tanto non come conviene a fidelli et obedienti suditi. senza conenso, ordine o saputa mia hanno cominciato a domandare dal comitato agiuto, a far soldati, a tener corpi de guardia ín diversi lochi della cittá, a star se ne ogn'uno in casa sua, con la mano armata. Et secondo che sono poco piu de 70 soldati allemani ín questa cittá, che il restante si mandő a Varadino per ordine di Vostra Altezza, fu ordinato a questi cittadini, che dovessero con qualche gente supplire per le guardíe; hora ci mettono tanti huomini, che supera la guardia allemana in modo; che ogni quatro allemani sono díeci ongari. Hanno fatto pasquínate e cartelli et di nőtte attacati sopra la porta della casa dei vescovo delle Cinque Chiese/ In sommá come inobedienti e ribelli si sono manifesta­mente mostrati contra i comandamenti di Sua Maestá e Vostra Altezza, Hano anco per quanto ho potuto imaginarmi cre­duto, che gli ordini, che io diedi la settimana passata a Ra­cziani et Haiduggi, perché andassero al posto di Xiso'' per sturbare le scerrerie, che si dubitava dovessero fare li Tar­tari, che erano arrívati a Agria, li quali per questa dilligen­tia si sono retirati, fosse per venire a loro adosso con qual­che ruvina, cosa da me non pensata ne imaginata; anci son andato con la mano dolce, dissimulando, tutte le sue actioni, come se nulla sapesse, et negotiando seco, ho cercato di re­durli ad obedire gli ordeni di Sua Maestá e Vostra Altezza della benignitá de quali verso di loro gli ho sempre assicurati. Ma vendendo che di giorno in giorno si vada multipli­cando il suo ardire et insolentia, havendo io in animo di andar a Tokay, come avísai a Vostra Altezza, per metter quei rímedíi e far quelle provisioni, que potro e sono necessarie, per ostar al pericolo, che d'ogni banda viene minaciato a quella fortezza, e trovando il capitolo d'Agria e tutti gl'altri religiosi e catolíci con timore. non m'é parso dover partire di qua, senza assicurar prima il stato di questa cittá e della 7 A melléklet hiányzik, 8 Zalathnoky György 1. 34. 1. 4. jegyzet. 9 Nyilván Szikszót kell alatta értenünk.

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