É. Apor (ed.): Codex Cumanicus. Ed. by Géza Kuun with a Prolegomena to the Codex Cumanicus by Lajos Ligeti. (Budapest Oriental Reprints, Ser. B 1.)
CODEX CUMANICUS
II TOMASINUS codicem cumanicum ait a FRANCISCO PETRARCHA, humaniorum litterarum in Italia instauratone, serenissimae reipublicae Venetorum cum aliquot aliis codicibus donatum esse et hoc loco de pretioso dono uberius disputans enumerationem codicum acceptam FORTUNATO ULMO refert : «Codices qui adhuc extant è bibliotheca FRANCISCI PETRARCH/I;, ut mihi communicavit D. FORTUNATUS ULMUS abbas cassinensis. » 1 Doctissimus ULMUS in história monasterii S. GEORGII ab eo, dum in hoc claustro degeret, ex antiquis annalibus et documentis conscripta de hac re ita loquitur : «Era in Venezia il PETRARCA nel 1362 quando donò la sua libreria alla Republica ; il che scrive il SANSOVINO nel libro secondo a carte 25, dove parla della Chiesa del santo sepolcro. Qualche poco residuo dei libri della quale da me ricercati et riconosciuti per ordine degli Eccellentissimi Procuratori di San MARCO FRANCESCO MORESINI, GIROLAMO CORNARO, et in particolare di FRANCESCO MOLINO all' hora Cassiere fu inventariato, e datagline la nota nel 1634. L'altra maggior parte de quali, per neglienza de vecchi ministri, essendo perita, darà che piangere a' buoni in ogni avvenire ; quando intenderano, che, essendo già riposti come in un sacrario per ordine buono de vecchi Procuratori in certo camerone sopra la chiesa di San MARCO, accompagnati anco da una moltitudine di singolari scritture publiche, e de particulari ; è risorta quindi un' immensa perdita della maggior parte di queste cose tutte ; altre da topi divorate, altre offese dall' humidità, in maniera tale, che con questa congiogendosi gran quantità di polvere : si sono quindi impetriti la maggior parte de i libri, e delle scritture stesse. Per più di dugento pezzi de' originali delle quali importantissime, et al publico spettanti rimaste illese, ho io con somma fatica, et diligenza ricuperate, et offerte divotamente al Serenissimo Principe FRANCESCO ERIZZO. Tra quali vi è quella 1 Bibliothecae venetae manuscriptae publicae et privatae (quibus etc.) opera J ACORI PHII.IPPI TOMASINI episcopi aemoniensis. Utini, Typis Nicolai Schiratti. MDCI .