K. Palágyi Sylvia szerk.: Balácai Közlemények 1994/3. (Veszprém, 1994)

Vorträge - BUORA, MAURIZIO: Ville romane a nord del Po

In generale possiamo supporre che anche nel territorio del lago di Como siano state pre­senti numerose e rieche ville, in modo del tutto simile a quanto si riscontra per il lago di Garda. Sulla base della presenza di mosaici, possiamo localizzare alcuni edifici di lusso a Gera Lazio, a Bellagio, a Lenno, a Tremezzo e a Lierna 12 . Da piú di un secolo è nota l'esistenza di un complesso di prestigio a Como, in via Zezio. Esso era disposto su terrazze in piú livelli. Nella parte piú elevata e'era un lungo corridoio lastricato con quattro nicchie pavimentate in cotto; si sono trovati frammenti di antefisse, re­sti di mosaici parietali con tessere di pasta vitrea e parti delle crustae marmoreae. II com­plesso era dunque articolato su piú piani, con prospetti scenografici che sfruttavano l'anda­mento del terreno. Solo in rapporte alla citazione di Plinio l'edificio è stato datato alia fine del I o all'inizio del II sec. d.C. Da ció la convinzione che in questo territorio fossero assenti nel primo periodo imperiale le ville con caratteri di fasto o dell'ampiezza usuale nelle fasi piú tarde, che sono note in altre parti d'Italia. Si accorda con questa ipotesi il risultato dello scavo della fattoria di Ponte Lambro, sull' isolate ed elevate plateau di Schieppo, all'altezza di 310 m. sul livello del mare. Qui, in un ambito di circa 1000 mq., si è messa in luce una piccola villa rustica. Essa fu abitata per lo meno in due fasi, i cui estremi vanno dal I sec. a.C. (moneta del tipo rikoi coniata prima del 89 a.C.) fino all'avanzato VI sec. d.C. (moneta di Totila coniata tra 541 e 552 d.C); in un momento intermedio vi fu un periodo di abban­dono, probabilmente nel corso del III sec. d.C 13 . Tra Milano e Bergamo Nel rimanente territorio conosciamo, grazie ai recenti scavi, alcune situazioni considerevoli. La villa di Ghisalba, in provincia di Bergamo, vale come esempio delle ville rustiche che si trovavano ai piedi delle montagne, non lontano dal fiume Serio 14 e presso l'importante strada Mediolanum-Bergomum. Il riempimento di una cisterna comprendeva materiali dal I al IV sec. d.C. A nord dell'area scavata alcuni sondaggi misero in luce quella che era con tutta probabilitá la pars rustica, dove forse esisteva una piccola tettoia, corne lascia supporre una série di buche di palo. La pars dominica, disposta verso sud, aveva vani absidati e pavi­menti mosaicati e sistemi di riscaldamento con ipocausti. Le ultime ricerche, nella parte set­tentrionale, hanno fornito evidenze in contraddizione con le ipotesi che erano state formula­te in base alio studio della fotográfia aerea. I supposti vani absidati non hanno ricevuto alcu­na conferma archeologica. Verso la metá degli anni 80 si sono svolte campagne di scavi nella villa romana di Arzago d'Adda (BG), dove si era riconosciuta la presenza di vani quadrangolari e absidati. Le ricer­che hanno fornito dati su tre diversi periodi, di cui il primo risulta attribuibile al I —II sec. d.C, il secondo genericamente all'epoca romana e infine il terzo al VI sec. Alcuni caratteri costruttivi (ad es. nella struttura muraria le file di ciottoli disposti obliquamente o a spina­pesce, vani absidati con archi oltrepassati etc.) trovano un preciso pendant nella villa vesco­vile o palatium di Palazzo Pignano . Scoperta di eccezionale interesse nella pianura è il complesso di Palazzo Pignano, forse corrispondente al palatium Apiniani, menzionato dai documenti medievali a partire dall'XI sec. Nell'anno 1963 si scopri la basilica (datata alla prima metá del V sec), mentre nel 1988 a sud della chiesa parrocchiale romanica di S. Martino si scavó un battistero circolare. Un tale edificio all'interno del complesso tardoromano pare confermare F ipotesi, piú volte es­pressa, che qui ci fosse un'antica sede vescovile. Nel 1969/1970 si misero in luce due parti di una grande villa tardoromana, il cui scavo continuó fino all'inizio degli anni 80. Si sono individuati alcuni vani absidati. Oggi conosciamo l'esistenza di due grandi edifici contem-

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