A Debreceni Déri Múzeum Évkönyve 1987 (Debrecen, 1988)
Néprajz - Marjai Márton: The Incorporation of Classical Mythic Elements in the Folklore of Hortobágy and Environs
e) E'molto antica la credenza della forza guaritrice dei serpenti e delle rane prima del Venerdi santo. Esopo la deride giá nella 69. esima favola. h) Gioco di capre a Hajdúdorog. Il solstizio d'inverno avviene nella Costellazione del Capricorno, a ció si riallacciano i riti a partire dalla Bibbia fino ai Baccanali greci. i) Lotte di sciamani dal volto mascherato da toro. Ormai solo nelle fiabe e nelle credenze. Nel secolo scorso erano ancora reali. Lottavano per il tempo buono, il toro doveva restare illeso. La data del 24 aprile, giorno di San Giorgio, lo mostra: proprio allora il solo passa dall'Ariete al Того! Il grigio toro Ungherese dell'Hortobágy, dalle grandi corna e rappresentante del Того celeste e del toro alato persiano porta ancora oggi come simbolo astrale una sfera di rame sulla punta delle corna. Giá il simbolo dell'arpa sumera nella maschera del toro era di lapislazzulo. Un raccoglitore ha trovato uninteressante ballata nel villaggio di Nagyiván nel 1952. L'eroe Jóska Veres si lancia al galoppo sull'orda di lupi, che assale la il gregge. Lotta con essa e poi soccombe. Egli é, essenzialmente un eroe benandante. L'autore sottolinea che una parte di questi motivi antichi si originano dalla patria originaria, nelle steppe dell'Asia. Ma la maggior parte é stata assunta dalle popolazioni trovate nella nuova patria, secondo la forma cristiana greca-ortodossa. I Gli scavi della signora Ibolya Nepper-Módy in cimiteri ungheresi del tempo della presa di possesso della Patria, e costituiti di piu centinaia di tombe a Báránd e a Püspökladány dimostrano che la maggior parte dei gioielli e oggetti cultuali é cristiana bizantina. 262