Levéltári Közlemények, 46. (1975)

Levéltári Közlemények, 46. (1975) 2. - FORRÁSKÖZLÉS - Balázs Péter: Viale Prela bécsi pápai nuncius jelentései a magyar forradalomról és szabadságharcról 1849-ben / 289–314. o.

Viale Pre là bécsi pápai nuncius jelentései 1849-ben 291 è ridotto a star sulla defensiva, e si trova press'a poco nella condizione in cui si trovava Radetzki all'attacco di St. Lucia per parte dell'armata sarda. Nello scorso mese l'armata impie, dette battaglia a Capolna, e respinse bensi il nemico, ma non seppe trar vantaggi dalla vittoria, permettendo ai ribelli di ritirarsi senza esser molestati al di là della Theiss. Intanto l'armata dei ribelli è diventata più poderosa, si contano in essa 6 о 7 generali polacchi, v'è egualmente grandissimo numero d'ufficiali di quella nazione, e si vuole che sia formata una legione polacca di individui particolarmente del Regno di Polognia, che ascenda al numero di più di 20,000. Forse che siffatto numero è esagerato, ma è certo però essere il medesimo molto considerevole. Nel momento attuale l'armata dei ribelli in Ungheria, non è minore forse di 80,000 uomini e tra questi v'è molta cavalleria, che in numero prevale a quello del-1'armata imperiale. L'armata imperiale non è bastantemente numerosa per prender l'offensiva contro i ribelli, il Pr. Windischgrätz ha sentito per ciò la necessità di concentrar le sue forze nelle vicinanze di Pest per esser in grado di far fronte alle forze superiori del numero (nemico?). Questo avendo passato negli scorsi giorni la Theiss si diresse verso Pest ; il Pr. Maresciallo spinse innanzi le sue truppe men per im­pegnare una battaglia, che per riconoscere le forze de'ribelli, che divisi in 4 corpi di armata contavan circa 50,000 combattenti. — In alcuni combattimenti parziali che seguirono, il vantaggio restò dalla parte degl'imperiali, ma il nerbo della forza de'ribelli resta tuttora illeso. Intanto cose tristissime si sono passate nella Transilvania. Le truppe imperiali erano in quella contrada in piccolissimo numero, e questo fu il motivo per cui il General Puchner che aveva il coman­do in quella provincia, conoscendo di non poter resistere alle forze ognor crescenti dei ribelli, ne di poter preservare le città di Hermanstadt e di Cronstadt, aveva domandato che quelle città fossero presediate da truppe russe ch'eran stanziate nella Valacchia. Il generai russo aveva inviato in quelle 2 città circa 6000 uomini, che credeva sufficienti alla difesa; ma i ribelli crescendo ognor di numero e di baldanza, condotti dal Generale polacco Bem, attaccarono Hermanstadt, e costrinsero i Russi ad abbandonar quella città ed a cercar ricovero nella Valacchia dopo aver fatto perdite considerevoli; lo stesso è accaduto dalle truppe imperiali. La Transilvania è ora un paese devastato, ed i ribelli percorrendo le contrade abitate dalla razza romana e tedesca hanno messo tutto a sacco ed a fuoco. Gli orrori commessivi sono da far raccapric­ciare. Questo è ora lo stato delle cose. Il Pr. Windischgrätz fa spinger l'assedio delle fortezze di Co­morn e di Pietro —Waradino, ma si dubita assai se gl'imperiali sieno per riuscire ad espugnar la prima di dette fortezze, ch'è considerata come inespugnabile. — In detta fortezza (Comorn) si trova uno dei fratelli di codesto Sig. Conte Esterházy che parteggia per Kossuth, il che accade di altri individui appartenenti alle più cospicue famiglie dell'Ungheria. Del resto il Pr. Windischgrätz ha disposto la sua armata al di là di Buda-Pest in un semicircolo ristretto, onde poter disporre di tutte le sue forze. Egli ha dichiarato di voler restare sulla difensiva fino a che gli giungano i rinforzi che da ogni parte gli vengono ora inviati. Qui si sente la necessità di por un termine alla rivolta ungherese che già dura da troppo lungo tempo. Truppe sono dirette verso l'Ungheria dalla Galizia, dall'Italia, non che dalle Provincie dell'Austria e della Boemia. Egli è a prevedersi senza dubbio che l'armata imperiale trionferà, ma quasto trionfo non sarà senza fatica, e sarà molto sanguinoso. La disfatta dell'armata sarda com'è di gran vantaggio per gl'imperiali, cosi è di sommo svantaggio per gli Ungheresi. É cosa ormai certa che il partito ungherese e polacco hanno molto contribuito a spinger Cari Alberto, a dichiarar la guerra all'Austria, per ottenere con ciò una potente diversione a vantaggio dell'Ungheria. Però il loro calcolo è andato a vuoto, e le battaglie di Mortara e di Novara, non han servito che ad aumentar sempre più la forza fisica e morale dell'Austria. Non é a credere per altro che le fazioni restino inoperose; la fazione polacca riunita al partito rivoluzionario nella Boemia particolarmente adopra ogni mezzo ond'eccitare in quel regno scon­volgimenti, né sarei meravigliato che qualche tentativo fosse fatto a Praga; ma il governo conosce i tenebrosi maneggi della rivoluzione, e non dubito che non sia per essere in grado di reprimere ogni tentativo di tal natura. 322, Dispacci alla Segreteria di Stato. N. 158. Tartalmi kivonat: A császári hadsereg Magyarországot az uralkodó hatalma alá kényszerítette. A hadi események összefoglalása decembertől—márciusig. A rebellisek továbbra is kezükben tartják a megerősített helyeket, elsősorban Komáromot és Péterváradot. Jelacic és Windischgrätz eltérő elképzelései a to­vábbi hadműveletekre vonatkozóan. A magyar sereg fejlesztése, lengyel légió alakulása, a császári

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