Thallóczy Lajos: Jajca (bánság, vár és város) története. (Budapest, 1915. Magyarország melléktartományainak oklevéltára. Codex diplomaticus partium regno Hungariae adnexarum 4.)
CCXXXIII. Buda, 1525. jún. 23. B. Burgio Antal levele Sadoleto Jakabhoz Jajczáról. Fraknói V.: Mon. Vat. II. sor. I. köt 228. 1. Hier tandem anchora é venuto uno messo del Conte Christophoro et dice lo conte haver assocorso Jaiza, et meso le vittuaglie dentro et tornato a salvamento cum tutta la gente. Non fece altro fatto di arme, che.quello, che fece ali passi ove hebbe vittoria como per l'altre scrissi. CCXXX1V. Velencze, 1525. júl. 10. Campeggio bíbornok levele Sadoleto Jakabhoz Jajczáról. Fraknói V. : Mon Vat. II. sor. I. köt. 239. 1. In Jaiza fu posto vittuaglia com' io scrissi ; ma la cosa non fu secondo l'avviso, che si hebbe dal prioré. Da l'una parte e l'altra sono manchati parecchi huomini, et in questa impresa il conte Christophoro si é portato molto honoratamente, et ha fatto ottimamente l'officio di buon capitano, con buon governo et saggio parer, piu che con forze de armi, ottenendo la impresa. E vero che intendő che in Jaiza non hanno posto vittuaglie piú, che doi mesi, et tutto hanno fatto consultamente et con buona ragione ; perö che era pericolosa farne maggior apparecchio. Dopo questo successo partito il conte Christophoro et la gente soe, li Turchi sono corsi in quella pianura di Modrusa et per la Carsia, et hanno fatto danno grandé ; et in quel tempó et giorno che passai il Savó, da la via eh' io cavalcai al luogo ove arrivaron, non era che un monte di mezzo et una aqua detta la Cupa, la quale per essere grossa,