Thallóczy Lajos: Jajca (bánság, vár és város) története. (Budapest, 1915. Magyarország melléktartományainak oklevéltára. Codex diplomaticus partium regno Hungariae adnexarum 4.)

Izdencz—Sdencz, 1525. jan. 25. Frangepán Kristóf levele barátjához Giovanni Antonio Danclolohoz, Jajcza elleni diverziójáról. Magnifico missier Zuan Antonio amico carissimo. Piü et piü giorni sono che non havemo ricevuto nessuna lettera di vostra magnificentia, né anche havemo possuto seriver ad quella per molte occupatione. Adesso havemo alquanto de tempó de seriverve questa presente, pregando ne vogliate risponder sopra essa, et avisarne de vostro ben stare qual desideremo intender in ogni tempó, Primo ve facemo saper, che fin al presente molte discordie sono state tra li signori prelati hongari et li regnicoli, et specialmente piü adesso che mai, et é stato piü volté ad tal ponto in questa proxima diéta passata, che hanno voluto li regnicoli amazar li magnati. Tamen a l'ultimo si é remesso ogni cosa a questa diéta proxima de San Zuane, che in essa si dieba concluder ogni cosa. In certa villa dicta Hatuam, 6 miglia de lá da Buda, li hanno commesso li regnicoli che diebba ogni homo apparer sotto pena de perder la roba et vita. Apresso ve notifichemo, se pria non vi é stá noto, che la citá de Jayza penava del victo, et non li era in posto victualie öltre un anno e mezzo, come se soleva quatro volté a l'anno, et per questo non era in posto victualie in spazio de 18 mexi, perché il Signor turco non voleva far tante spexe de guadagnar una tanto forte citade con artellarie per esser fortissima; ma per fame sperava haverla perché la é circon­data de castelli del Turco, che non poteano quelli di Jayza lavorar loro terreni, né vivono de altro molti anni che sol di quelle victualie, che se portano quatro volté ogni anno. Et havendo commesso el Signor turco al bassá di Bosnia che debba devedar metter tal victualie a Jayza con tutte sue forze, sotto pena de esser scortegato, esso bassá fece ogni possibile provista, taliter che non poté intrar un strenuo milite nominato Turech Michael con molti milia di gente, né anche il nobile Petro Cheglevieh. Cossi anco da poi fo commesso a li signori bani de Croatia Francesco Bathiani et Zuane Tathani cum exerciti non pochi doveseno imponer

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