Folia historica 21

I. Tanulmányok - Orgona Angelika: Jan Zygmunt. János Zsigmond lengyelországi udvara

condizioni della unificazione dei due parti. Secondo il trattato Isabella in nome suo e di suo figlio rinunciö alia corona, alia Transilvania e al Partium. In cambio ricevé due ducati ipotecati silesiani di Oppeln e Ratibor, intanto in attesa della riconquista di questi da parte di Ferdinando, le consegnarono Kassa. II trattato stipulö inoltre se Carlo V e Ferdinando non avessero eredi, il diritto alia corona ungherese sarebbe ricaduto su Giovanni Sigismondo, se neanche lui avesse discendenti il diritto di scegliere il re sarebbe ricaduto sulla nazione ungherese. Fráter György conservö l'incarico di governatore della Transilvania. In accordo con il trattato di Gyulafehérvár, il 21 luglio 1551 Isabella e suo figlio consegnarono la Santa Corona all' incaricato di Ferdinando, Castaldo, suggellando il patto in seguito con il fidanzamento di Giovanni Sigismondo con Giovanna, la figlia di 4 anni di Ferdinando. Giovanni Sigismondo, sua madre ed il loro corteo arrivarono a Kassa il fine agosto. Secondo il trattato dovettero restare qui, finché Ferdinando non avrebbe riconquistato i ducati ipotecati. Czeczey Lénárd, capitano di Kassa, precedentemente talentato soldato di Giovanni Szapolyai si occupö di loro, diventando il loro nuovo sostenitore. Accanto Czeczey vi si trovarono i vecchi fedeli sostenitori di Transilvania, affrontando 1'esilio: Péter Petrovics, Mihály Csáky e Péter Babay Kis. Péter Babay Kis proselito di Szapolyai, diventö influente consigliere di Isabella. Babay fu buon amico di Czeczey e mantenne buone relazioni con Csáky. In Polonia non servi Isabella per molto: secondo l'iscrizione della sua pietra funeraria raori nel 12 Maggio 1552. A Kassa neH'ambiente consultivo di Isabella accanto ai sostenitori ungheresi troviamo anche influenti funzionari polacchi e italiani come Giorgio Biandratta (15157-1588), il medico della regina. Biandratta discendeva da una nobile famiglia piemontese. Fece i suoi studi all'universitä di Padova, e incontrö presto le diverse tendenze della riforma. Diventö medico della regina Bona, e dopo di sua figlia Isabella. Nel 1552 lasciö la corte, partendo per l'Italia. Tornö dalia regina nel 1559, e lo troviamo nella corte di Giovanni Sigismondo tra il 1563 e 1573. II giovane regnante subi la completa influenza di Biandratta, in questo periodo convinto antitrinitario. II medico italiano riuscí anche a convertirlo alla-sua fede. II 27 Gennaio 1552 Isabella consegnö Kassa agli incaricati di Ferdinando. II re mandö una degna scorta per la l'uscita di Isabella e suo figlio. Alle cerimonie il principe partecipö sempre cavalcando come un regnante e non in carrozza come le donne. La regina e suoi consiglieri usarono questo importante fattore protocollare per ribadire: Giovanni Sigismondo ё re e un giorno regnera. In 1552-1553 Isabella in nome suo e del figlio prese la guida dei ducati di Oppeln e Ratibor. Arrivati a Oppeln trovarono le condizioni peggiori anche delle descrizioni di Loboczky, cosi non rimasero molto. II 26 Aprile, 1552 tornarono in Polonia, preparandosi di tornare a patria. In Polonia Isabella e Giovanni Sigismondo trovarono una nuova casa. Fu la patria della regina, il suo vero e proprio ambiente. Naturalmente fu circondata da polacchi, chi continuarono le loro carriere in Transilvania, seguendo la regina e dopo la sua morte rimasero servire il figlio. Su di loro scrisse una serie di epigrammi Gruszczynski, anche lui polacco. Un' altra fonté importante in quanto riguarda la corte polacca sono le memorie dell'italiano Gianandrea Gromo, capitano delle guardie, e informátoré della diplomazia papaié. Tra i cortigiani polacchi si distinguono Stanislaw Ligeza e Stanislaw Niezowski. Quest'ultimo, vecchio servitore di Isabella, fii il suo principale confidente, il suo scalco durante gli anni trascorsi in Polonia e secondo il cronista Forgách anche il suo amante. Durante il regno di Giovanni Sigismondo fii grancoppiere, e subendo l'influenza di Biandrata diventö 30