Új Dunatáj, 2003 (8. évfolyam, 1-4. szám)
2003 / 4. szám - Tóth Máté: Gino Sirola magyar antológiái a Babits levelezés tükrében
Tóth Máté • Gino Sirola magyar antológiái 63 Ed óra, ehe al mio ritorno, dal silenzio e dalia quiete déllé Dolomiti, trovo sül mio tavolo il libro ordinato e la gentile sua cartolina da Esztergom, sento vivo il rimorso di non averLe scritto subito e di avere atteso tanto, e chiedo perdono. Il mio volume é pronto giä da un mese ed é ancora in cerca di un editoré, perché come ben dice Lei, non essendo questa Tora propizia alia Poesia, le grandi case editrici sono restie a pubblicare dei versi e tanto menő déllé traduzioni di versi. Con tutto ciö io spero di trovare un editoré per il mio volume quanto prima. Nel volume ho incluso il Reményik (3 poesie) e l’Illyés Gyula (2 poesie),é rimasto fuori invece il Mécs, perché le due poesie giä tradotte, trovate in una antológia, non mi appagano, e il suo volume di versi non ho potuto avere l’edizione esaurita come mi serisse un libraio di Miskolcz. Ringrazio anche gli amici del Nyugat per l’invio dei volumi del Reményik e del Tompa e mi dispiace di non poter contraccambiare in qualche modo alia loro gentilezza. Con i saluti piü cordiali mi creda suo devotissimo Gino Sirola15 Ekkor Sirola még nem is sejti, hogy milyen hosszú ideig fog tartani kiadókeresés kálváriája. 1931. március 4-i levelében szomorúan írja Babitsnak: „Il mio secondo volume di traduzioni é ancora sempre in alto maré, óra tratto con una casa editrice di Firenze, e speriamo che possa concludere finalmente qualche cosa di positivo. Ma gli editori in generale appena sentono, ehe si tratta di poesia, arricciano il naso, e mi invitano a tradurre invece qualche romanzo, perché questo genere letterario óra va, mentre la poesia e specialmente la poesia tradotta non godono troppo la simpatia della maggioranza dei lettori.”16 Az 1932-es év legvégéig kellett várni, míg végre a firenzei „La Nouva Italia” könyvkiadótól az olvasóközönség elé kerülhetett az újabb antológia. Fiume, 2 dicembre 1932 Illustre Signore insieme con questa mia Le spedisco una copia del mio secondo volume di traduzioni, sono certo ehe proverá piacere ricevendo il mio modesto lavoro, ehe con la magnifica prefazione d’un grande poéta e maestro, va sereno e fiducioso incontro alia critica italiana e magiara. Ho faticato parecchio prima di vederlo pubblicato, ma infine eccolo comparire tra il pubblico, con la soddisfazione di non aver chiesto l’aiuto finanziario di nessuno,