VJESNIK 19. (ZAGREB, 1917.)
Strana - Sveska 1. i 2. - 24
24 oon tutte le facoltà dè loro Corpi, i quali sotto la Pressidenza del I' Estraordinario dovessero consigliarlo a tutto cio, che credessero opportuno, saggiacendo pero il loro Consiglio alla di lui libera volontà. Queste due Proposizioni furono da tutti abbracciate, e si estese la Carta, che fu anco sottoscritta con qualche contrasto, e con alcuna aggiunta per toglier equivoci nella interpretazione, intendendo i Risanotti, i Zuppani, e i Pastrovicchi di esser fedeli al Vecchio Governo di Venezia, ma giammai di ricconoscere in qualunque caso il nuovo Democratico. 11 dopo pranzo si unirono due Deputati per ogni Communità. 1 Risanotti, che in vece di due vennero in quatro, volevano, che si espellasse la soldatesca tutta dalla città, che questa si pressidiasse con gente esstratta da tutte le Communità, che il nuovo pressidio fosse ben pagato, e che si levassero le chiavi delle Munizioni dalle mani dell' Estraordinario ; le quali cose erano assentite dalli Zuppani, e in parte dalli Pastrovicchi tutti di rito Greco. Il tuono loro era espresso colle parole Vogliamo, e alla porta della casa dov' erano i Deputati stavano tutti i Risanotti armati, i quali sentendo, che sopra si disputava forte, spedirono uno di loro a dire al lor Capitanio in presenza di tutti, ch' eglino erano pronti a far valere la sua opinione, e che perciè non si perdesse di coraggio. Gli altri deputati di buona volontà tennero fermo con destrezza a scartare le loro proposizioni, e assentirono a stabilire, che dieci persone di ogni Communità sole fossero aggiunte a pressidiare la Città. Si rimise 1' affare al giorno posteriore, poich' era tardi. Una fù la voce in questo primo Congresso Nazionale di non accettare alcun Francese in Provincia, e di battersi sino a totale distruzione se fossesi qui innoltrata alcuna forza Francese. Si rilevö dai discorsi dei Greci, che parte di essi volevano, che si addottasse di dedicarsi alla Russia, e quasi tutti, che o per volontà, o per sorpresa il Vladika venisse ad impossessarsi della Provincia ; e perciö propposto avevano 1' espulsione dè Soldati, e P armo dè terrieri della Provincia coli' armo dè quali uniti a Greci abitanti in Cattaro avrebbero avuti nella Città trè quarti di armati. Il giorno posteriore si unirono i Deputati, e dopo brève tempo di discorso si portarono alcuni di essi a presentare ail' Estraordinario il rissultato, ch' era di 10 persone armate per Communità a fazionare nè bisogni della Città. L' Estraordinario leggendo la Nota esentô varie Communità da cotesta somministrazione allegando plausibili motivi, e disse di accettarla da altre, tra le quali vi entrava quella di Risano ; ma i Risanotti vedendo, che in ciô non entravano tutte le altre Cumunità di rito Greco, dissero, che non avrebbero spedito alcuno, giacchè non erano accettati tutti. L' Estraordinario sull' instranze di vari Deputati promise polvere, e qualche altra munizione da guerra, che nè giorni posteriori fù in iscarsissime misure somministrata, risservandosi di dar