ARHIVSKI VJESNIK 15. (ZAGREB, 1972.)

Strana - 124

je normirati i kodificirati načela izdavanja koja bi se temeljila na istim kriterijima. Međutim, nema nikakve sumnje da bi bilo potrebno napustiti konzervativnost koja vlada, a koja znanosti ništa nova ne pridonosi, i prihvatiti umjerenu interpretativnu metodu. Potrebno je da sve naše insti­tucije koje se bave izdavanjem srednjovjekovne građe usvoje jedinstveni sistem izdavanja izvora. Riassunto L'EDIZIONE DELLE FONTI DOCUMENTARIE NEL PASSATO ED OGGI L'articolo è concepito come un breve dissegno di un manuale. È diviso in tre parti: I. Uegdotica come una nuova ed autonoma disciplina. Un aspetto storico sul modo di pubblicazione dei testi medievali In questa parte dell'articolo si tratta inanzi tutto del luogo dell'egdotica fra le altre discipline ausiliarie di storia. Nel SSSR si chiama l'archeografia. Il problema del metodo di pubblicazione delle fonti documentarie è stretta­mente congiunto- con i problemi di critica tei testo, sia di quella estrinseca sia di quella intrinseca. Quando si tratta dell'edizione di un originale i problemi sono molto minori di quelli che esige la pubblicazione di una copia. Il cosiddetto metodo filologico si applica piutosto alle fonti narrative, mentre quello detto storico si applica alle fonti documentarie. Lo sviluppo storico del metodo di edizione ha avuto tre periodi. Il primo detto prescientifico o iniziale comincia nell'epoca del rinascimento che coincide coll'invenzione della stampa. Tutto que­llo che era prima non si può chiamare la pubblicazione in senso stretto. Il secon­do periodo comincia con famoso Carlo Lachmann, fondatore del metodo filolo­gico. Il terzo è quello moderno detto il periodo di relativismo, di cui i protagonisti J. J. Hartmann, P. Maas, dom H. Quentin, J. Bédier, L. Havet etc. sostengono l'opinione che non è possibile applicare un stesso procedimento ad ogni caso, perciò il metodo di Lachmann considerano troppo arbitrario. Nei tempi recenti al problema di pubblicazione sono dedicati convegni interna­zionali e molte discussioni per trovare il modo di precisare ed unificare le norme che potrebbero essere acettate da tutti i redatori. In questa parte dell'ar­ticolo si espongono i saggi concernenti questa materia degli studiosi italiani, tedeschi, polacchi e croati. Esempi di alcune edizioni moderne (Diplomatarium Danicum, Codex diplomaticus et epistolaris Slovaciae, Acta Albariiae Veneta, Commissiones et relationes Venetae vol. IV) confermano che finora non si ha riuscito a conciliare i due metodi estremi: quello critico (interpretativo) e quello diplomatico difeso con tanta alacrità da F. Masai. II. I lavori preparativi Tenendo conto della diversità del materiale documentario medievale degli archivi jugoslavi l'autore fa distinzione delle edizioni reggruppandole in cinque classi come segue: 1. Codici diplomatici, 2. Edizioni dedicate ad 124

Next

/
Oldalképek
Tartalom