Vízügyi Közlemények, 1938 (20. évfolyam)
4. szám - Szakirodalom
31 Nel 1865 l'ingegnere F. Beit ter in connessione col suo progetto di un canale navigabile (fig. 10). ha dato di nuovo pubblicità al problema della sistemazione del Danubio e questa volta con successo : nel sessennio 1870—75 la sistemazione fu realizzata (fig. 11). Il ramo sinistro fu chiuso e munito di una chiavica di presa; la costruzione di una conca di navigazione non sembrava economica. Dato che le spese furono ridotte al minimo possibile, la sistemazione si estendeva prima solamente su terreni entro i confini del capitale, le conseguenze della piena del'anno 1876 ha messo in rilievo la necessità di una regolarizzazione generale. Cosi sotto l'effetto delle esigenze della navigazione e della difesa contro le piene, la regolarizzazione fu estesa gradualmente sull'intera lunghezza — quasi 1000 km — del tronco ungherese del Danubio, dalla foce del Morva fino alla Porta di Ferro. In base di una legge votata nel 1904, anche il ramo chiuso del Danubio (ramo di Soroksár) fu sistemato. Il valore delle investizioni statali e consorziali supera il quarto di un miliardo di corone d'oro ; i risultati dei lavori sono rappresentati nella corografia a destra della fig. 1 e nella fig. 12. L'esame della ripartizione delle epoche presentanti le massime altezze d'acqua annuali, estendendo tale esame su di 35 = 35 anni — l'una serie di anni prima l'altra dopo la regolarizzazione — con uguale temperatura media invernale (pagina 61 del testo ungherese), risulta chiaro, che mentre prima della sistemazione la metà delle altezze massime si presentava nei mesi caratterizzati dal ghiaccio, dopo di essa, invece, solamente un quarto cadde in tali periodi. Anzi il livello delle piene è ribassato di 30—150 cm in media. L'Autore infine, sulla scorta della fig. 13 descrive la situazione attuale del capitale in relazione alle piene. La formazione di sbarramenti di ghiaccio, suscettibili di minacciare la città, è reso impossibile. L'altezza massima del livello d'acqua da aspettare risulta di cm -f 700 al di sopra del livello di magra (nell'anno 1838 nel momento del colmo della piena con ghiaccio il pelo d'acqua risultò +929 sul livello di magra). Le quote delle opere di difesa essendo + 840—900 cm sul livello di magra, anche una tale portata potrebbe scolare senza pericolo fra le opere di difesa, che sarebbe del 30% maggiore di quella della massima piena. Le linee secondarie di difesa dividendo in zone la città, aumentano la sicurezza. Le foci dei canali di fogna possono essere chiuse e nel periodo di piena le acque nere saranno immesse nel fiume mediante potenti stabilimenti idrovori. III. CENNI SULLA PROGETTAZIONE DELLE TRAVERSE DI SBARRAMENTO. S. ROHRINGER. (Confi', le pp. 65—70 del testo ungherese.) Progettando una traversa di sbarramento, importa molto di tener conto oltre che degli effetti statici e dinamici dell'acqua anche del carattere della corrente che si presenterà nell'ambiente modificato dalla costruzione della traversa. Per evitare la formazione di vortici orizzontali, che sono assai forti per attaccare le sponde e la platea a valle, si deve, in base di modelli, scegliere per le superficie delimitatrici (pareti laterali, pile, muri d'ale, ecc) una forma tale che corrisponda