Vízügyi Közlemények, 1936 (18. évfolyam)

Kivonatok, mellékletek - Kivonat a 2. számhoz

40 medio estivo (169 mm) indicati nella fig. 3., mettono in rilievo il fatto, che nel corso degli ultimi 80 anni, gli anni secchi e le estati secche d'un lato, e gli anni umidi e le estati umide dall'altro si presentarono frequentemente in gruppi, talvolta disseminati. Vi erano anni con precipitazione annuali inferiori a 400 mm, anzi inferiori a 300 mm; nell'estate però è avvenuto frequentemente, che non è caduto nemmeno il 50% della precipitazione inedia estiva, e tale fenomeno si è riscontrato tanto nelle decadi remote quanto in quelle più recenti. Quanto agli anni piovosi, si è stabilito, che la quantità annuale delle precipitazioni meteoriche può sorpassare i 700 mm (Szeged, 1897, 1915, 1919, 1931) ed anzi più (Debrecen, 1915 : 876 mm; Budapest, 1915 : 941 mm; Magyaróvár, 1900 : 852 mm). Colla scorta delle carte isoietiche di alcuni anni, l'Autore si occupa delle estati aride degli anni 1887, 1917 e 1935 e di quelle piovose degli anni 1915 e 1925 (fig. 5 a 9), quando la quantità delle precipitazioni cadute nei tre mesi estivi, nella stessa regione del Bassopiano, risultò una volta di 75 mm, un'altra volta di 300—400 mm. Inoltre per dimostrare che le condizioni atmosferiche di alcune primavere consecutive sono del tutto differenti l'una dall'altro, anche nella situazione attuale e „desertico" del Grande Bassopiano, l'Autore fà menzione della siccità disastrosa del 1934 (cfr. fig. 10) e la primavera particolarmente ricca di precipitazione del 1935 (cfr. fig. 11). A questa primavera piovosa è da ascrivere il fatto che l'estate estremamente calda del 1935 non fù la causa di un catastrofe. Se per intervenzione umana il clima fosse divenuto arido, e questo partico­larmente sul Grande Bassopiano, e se il clima secco non fosse stato da parecchie secoli inerente a questo bacino chiuso, allorquando sarebbero anche assolutamente impossibili tali oscillazioni registrate nei valori dell'evaporazione, nei numeri dei giorni di rugiada, nell' umidità dell'aria e nella quantità delle precipitazioni atmos­feriche. In base ai dati sulle precipitazioni meteoriche registrati dalla stazione mete­orologica di Budapest, l'Autore ha calcolato risalendo anno per anno fino al 1863, l'indice di aridità, concetto introdotto nella letteratura meteorologica dal professore viennese Schmidt. (Vedi la tabella XII., pagina 158.) Tali cifre fanno rilevare che negli ultimi 75 anni v'erano — tanto in un passato remoto, quanto nelle epoche più recenti press' a poco egual numero di anni con indice di aridità estremamente grande ovvero estremamente piccolo. Il valore di questo indice varia pure larga­mente, — un fatto tutt'altro che inaspettato — dato che gli elementi climatici ed i loro componenti si modificano in stretto nesso fra sè. 5. Temperatura. „In conseguenza dalle opere di scola e difesa la tempera­tura si è costantemente elevata e l'aria è divenuta calda nel paese e soppratutto sul Grande Bassopiano" dichiarano gli avversari dei lavori idraulici. L'Autore coi dati termometrici alla mano, registrati a Budapest sin da 110 anni, dimostra che la temperatura di alcune estati (Tabella XIII a) e quella di alcuni inverni (Tabella XIII. b) sorpassarono frequentemente e notevolmente le medie di 100 anni ovvero ristettero sensibilmente sotto quelle medie. Anzi, il calore estivo era in passato maggiore, e ci sembra, che attualmente si cammini verso estati più temperate. I diagrammi delle osservazioni termometriche (fig. 12. pagina 160) accennano indubbiamente al carattere fortemente variabile del nostro clima. Le siccità presentantisi frequentemente sono dei flagelli per la nostra agricoltura e si capisce senz'altro che gli interressati prestino facilmente orecchio all'opinione

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