Vízügyi Közlemények, 1935 (17. évfolyam)

Kivonatok, mellékletek - Kivonat a 4. számhoz

45 primaverili del Tibisco possono essere considerate. Le acque derivate dal Tibisco arrivano mediante il Canale principale di Algyő fino allo stabilimento di solleva­mento di capacità 1-0 mc/sec e situato all'angolo nord-est del lago Fehér, dove esse saranno immesse nei laghi artificiali. Per l'alimentazione idrica dei bacini di svernamento servono cinque pozzi artesiani con una portata complessiva di 6000 litri al minuto primo, le acque dei quali arrivano ai bacini di svernamento attraverso un bacino da raffreddamento (fig. 10). Queste acque contribuiscono pure alla compensazione delle perdite causate dall'evaporazione estiva. Il disacquamento dei laghi, che deve precedere alla pesca autunnale, avviene mediante i canali di scolo. Il suolo fortemente alcalino del lago è del tutto conveniente alla piscicultura. Il rendimento dell'impianto in condizioni normali risulta di 150—160 chilo­grammi di carpioni all'ettaro. Le spese d'impianto dello stabilimento piscicolo ammontarono a franchi svizzeri 390,000 ; l'esercizio apporta oltre che gli interessi del capitale investito, anche un guadagno apprezzabile ricavato da un terreno altrimente quasi sterile. La massima utilità di quest'impianto piscicolo però si trova nel fatto, che esso fornirà dei dati attendibili concernenti la utilizzazione e miglioramento dei suoli alcalini del grande Bassopiano Ungherese l'estensione, complessiva dei quali può essere valutata ad ettari 500,000. IV. PROBLEMI IDRAULICI DELLA RUSSIA. A. VAJDA. (Cfr. le pp. 641—682 del testo ungherese.) Le forti esigenze poste nell'economia russa concernenti il trasporto delle merci in grosso partite possono essere soddisfatte solamente da una rete di vie d'acqua di grande rendimento. Al vero centro del problema stà la congiunzione del Volga colle altre reti fluviali di Europa e con alcune dell'Asia. La congiunzione fluviale col Mare Baltico si è già realizzata mediante il Sistema-Maria sin da più di un secolo, questa via d'acqua però esige alcune trasformazioni per poter sod­disfare alle esigenze nuove e tali trasformazioni saranno eseguite fra poco. L'altro problema altrettante importante, cioè la congiunzione del Mare Caspio col Mare Nero, troverà la sua soluzione per mezzo della costruzione del Canale interfluviale Volga-Don, ovvero di quella del Canale Maniche. Dato che le cateratte del Dniepr sono superate mediante la costruzione del noto sbarramento dopo la realizzazione della congiunzione Volga-Don, i petroli della regione caspiense, i legni delle foreste del bacino del Volga e del bacino del Kama, i sali di potassio della regione di Kama, i carboni del bacino del Donets ecc. potrebbero arrivare ai consumatori per vie d'acqua. La realizzazione della giunzione più urgente, cioè di quella da Moscova alle regioni inferiori e superiori del Volga è già in corso ed il canale di una lunghezza di km 120 insieme con gli stabilimenti di pompaggio, i quali mirano all'aumento della portata del fiume Moscova, probabilmente saranno inaugurati nel 1930. Con queste opere anche il problema della provvista d'acqua potabile della Capitale

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