Vízügyi Közlemények, 1933 (15. évfolyam)

2. füzet - XVII. Kisebb közlemények

91 mento delle basi, che avviene fra le materie disciolte e la massa insolubile del suolo (complesso di zeolite umiche) Accena infine agli effetti che si presentano in modi­ficazioni delle proprietà del suolo in seguito all'attività delle differenti basi. Un apposito capitolo s'occupa della connessione che esiste fra la permeabilità del suolo e la possibilità della dilavazione dei sali immagazzinati nel suolo. É molto importante sapere in che grado contribuisce l'acqua irrigua somministrata alla zona delle radici sulla salinità del terreno. L'acqua usata ad irrigazione contiene sempre una certa quantità di sali. Una parte dell'acqua ed i sali disciolti vanno assorbiti selettivamente dalle piante, l'altra parte però rimane nel suolo arric­chendo così la salinità del terreno. In seguito a tali processi illiquido circolante nel suolo diviene in tal modo concentrato che la vegetazione non è più in grado di assorbire l'acqua occorente alla sua vita. Nella maggior parte delle piante questo stato rientra quando il tenore di sale raggiunge il 1-5—2-0% L'unico modo di allon­tanare i sali immagazzinati consta nel dilavamento del suolo nella direzione da su in giù. Nelle nostre condizioni in materia di precipitazioni un tale dilavamento avviene in via naturale dappertutto dove la permeabilità del terreno permette che la precipitazione infiltrata raggiungesi all'acqua freatica che da sua parte trova un soddisfacente scolo naturale. Nelle zone aride degli S. U. A. si tentava la dila­vazione artificiale del terreno impiegando di tempo in tempo abbondante acqua irrigua. Benché tali dilavazioni artificiali riuscivano bene in alcuni luoghi, in altri però ebbero per conseguenza una completa impermeabilità del terreno. Si cerca di spiegare quest'effetto stupefacente ammettendo che l'impiego d'una quantità abbondante d'acqua diminuisce la concentrazione del liquido circolante nel suolo e ne modifica così il carettere. Il quantitivo relativo dei nitrati e doridi, che sono dissolubili facilmente, riducendosi sensibilmente si diminuisce pure l'influenza impeditiva di questi forti ioni idrogeni sull'effetto degli alcali latenti nel liquido del suolo. TI terreno quindi passa nello stato colloidale. I)a questo notevole feno­meno si deduce la conclusione che prima d'iniziare la dilavazione ovvero irriga­zione d'un suolo salso è raccomandabile di considerarlo anche sotto quest'aspetto. Un'altro problema di notevole importanza presentasi nell'osservazione delle condizioni freatiche del comprensorio da irrigare. I dati che Carlo Scofield, chimico pedologico del ministero d'agricoltura negli S. U. A., ha voluto mettere a dispo­sizione dell'Autore, mostrano sensibili disuguaglianze nel livello d'acqua freatica, accennano inoltre palesemente al nesso che deve esistere fra tenore in sali e perme­abilità d'un lato e tenore in sali e livello freatico dall'altro. Si conchiude dunque che in corso dello studio delle acque freatiche d'un comprensorio irriguo, come pure dei problemi in connessione, la conoscenza del tenore in sali dei suoli offre notevoli facilitazioni. Tn caso di drenaggio in connessione ad irrigazione le linee di condotti si collocano in principio alle parte meno permeabili e che sono da deter­minare previamente mediante osservazioni freatimetriche. E risaputo per le irrigazioni americane che in certi luoghi in seguito ali im­magazzinamento di sali si presentò il fenomeno dell'imbaragginamento e contem­poraneamente il potere produttivo del suolo si diminuisce. Tale processo accade in terreni di poca permeabilità e con livello freatico si alto che si compie una eva­porazione diretta dall'acqua freatica mentre i sali dell'acqua evaporante riman­gono nel suolo. Per giudicare quest'avvenimento riportiamo due esempi che met­tono in evidenza l'importanza della qualità dell'acqua irrigua. Nella Francia meri-

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