Vízügyi Közlemények, 1933 (15. évfolyam)

2. füzet - XVII. Kisebb közlemények

89 dizione sfavorevole per la vegetazione e solamente le forze della natura possono riscattarla. Nella creazione della costituzione briciolosa hanno più notevole parte le sostanze colloidali del suolo che impastano le particelli in briciole. Tale sostanze di natura colloidale sono l'argilla ed il terriccio. Tanto l'argilla cpianto il terriccio hanno proprietà dipendenti dalle condizioni che essi si presentono in stato disperso 0 coagulato. L'argilla dispersa ha una forza impastatrice enorme, agglutina come il cemento le particelle ad una sostanza durissima, mentre in stato coagulato, fioccoso questa capacità è molto meno e l'adesione delle particelle coagulate con essa molto più debole, la frantumazione del suolo può eseguirsi dunque relativa­mente in modo più facile. L'argilla però anche in tale stato ha una capacità agglu­tinante più forte di quella del terriccio coagulato, ch'è un debole rimedio aggluti­nante. La gleba impastata dall'argilla sotto l'effetto delle forze frantumanti della lavorazione si disgrega in dure briciole acutangoli. Comportasi come una cruda sostanza per la frantumazione della quale occorre una forza relativamente cosi grande che sotto il suo effetto una parte della sostanza dura diviene polverizzata. Tutt'all'opposto se le particelle sono impastate col terriccio, allora la sostanza risultante è sminuzzabile molto più facilmente, le briciole risultano più uniformi e con spigoli arrotondati. Se tali briciole sotto l'effetto dell'umidità s'impastano ad aggregati maggiori allora il suolo assume una costituzione con zolle nociforme. 1 noci benché resistono a pressioni minori si disgregano però nelle briciole costi­tuenti sotto l'effetto di colpi anche deboli. Gli aggregati agglutinati con argilla hanno maggiore coerenza ed il suolo diviene zolloso. Perchè le particelle del suolo siano unite in briciole occorre dunque la pre­senza d'un rimedio agglutinante p. e. argilla o terriccio e cioè in una apposita quan­tità. Ma questo non basta, è necessario poi che questa sostanza agglutinante sia in istato fioccoso, coagulato. Le briciole derivate sotto l'effetto della lavorazione del terreno debbono avere una certa consistenza. Le bricione restano stabde finché la sostanza agglutinante rimane in istato fioccoso, esse si disgregano però sotto l'effetto dell' umidità quando l'impastatrice perde lo stato fioccoso. La persistenza dell'impastatrice dipende in primo luogo dalla quantità di sale che effettuò la coagulazione. Nella natura tre sostanze servono come impastatrici dell'argilla ; il calcio della calce, il sodium dei sali di soda e l'idrogeno degli acidi. Il calcio coagula l'ar­gilla ed il terriccio fortemente ed i fiocculi mostrano una grande persistenza. La con­dizione del suolo coagulato dall'argilla manifestasi sempre buono tanto nello stato secco quanto in quello umido, il sodio all'opposto ha un potere coagulante molto debole : i fiocculi perdono nell'umidità la lora persistenza, la costituzione d'un terreno di tale genere è male tanto in stato umido quanto in secco. L'idrogeno degli acidi è un elemento fortemente coagulativo, possiede però un effetto stabilizzatore troppo debole, particolarmente nel caso del terriccio. La condizione dei terreni acidi risulta dunque cattiva quando sono umidi, nello stato secco però, benché siano lontano dall'essere si buoni come l'argilla coagulata da calce, dimostrasi senza dubbio sensibilmente meglio dell'argilla mista con sodium. I terreni possono essere suddivisi in tre gruppi secondo l'elemento che deter­mina la costituzione delle briciole.

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