Vízügyi Közlemények, 1933 (15. évfolyam)
2. füzet - XVII. Kisebb közlemények
86 coesione (K) e dell'angolo d'attrito (C ) che fanno parte nell'equazione delimitatrice del Coulomb. L'angolo si misura (fig. 51) dalle linee di scorrimento apparse sulle superficie del cilindro sperimentale a compressione effettuata, ovvero calcolato dall'equazione n. 86. Quant'al valore della coesione pel calcolo di questa si ricorre all'equazione n. 87, nella quale cr f significa la massima resistenza di compressione del saggio di suolo. Fra le varie resistenze di saggi con differente tenore d'acqua esiste un rapporto molto semplice. Secondo le indagini dell'Autore fatte nel 1927/28 a Cambridge (U. S. A.) questo rapporto fra tenore d'acqua (w) (volume dei pori) e logaritmo della resistenza di compressione (log. o t) verificavasi lineare, (fig. 52) Due esperimenti con provini di differenti tenore d'acqua bastano per poter determinare la corrispondente linea retta e poi dal diagramma così ottenuto si può leggere senz'altro la resistenza di compressione ovvero la coesione negli altri casi di qualsiasi tenore d'acqua. Neil 8° capitolo sono trattati il concetto e determinazione sperimentale dell' attrito e della coesione. Dopo l'esame dell'opinione di Hardy e Terzaghi l'Autore si propone di dedurre in via teorica l'influenza che esercita la struttura granulometrica sul valore dell'attrito. Condizioni presupposte : 1. L'ammasso considerato è composto da grani sferici di grandezza uguale. 2. Grani appartenenti a righe orizziontali anche dopo una deformazione dovuta a sollecitazioni di taglia, rimangono in righe orizzontali, cioè scivolano senza rotazione seguendo \a superficie delle sfere sottostanti. Nella fig. 56., l'angolo a è il cosidetto angolo di orientamento che definisce la posizione relativa dei grani, mentre n significa la forza trasmessa da grano a grano. In sostanza la deduzione stà nella decomposizione progressiva delle forze trasmesse in componenti orizzontali e radiali. Così t è il componente orizzontale della forza n, componente radiale s 1. La decomposizione della forza d'attrito Sjfg'P,, dà t 2 e s 2. Ripetendo quest'operazione i valori successivi delle forze t formano una progressione geometrica senza fine, che possiede una somma delimitata. La relazione fra t . e n presentasi nella formola : t = tg {a + <p 0) dimostrando che il coefficiente dell'attrito strutturale : f = tg (a -(- cp 0) dipende sensibilmente dall'angolo di orientamento. Nel caso dove a = 0° (vedi fig. 57.) l'attrito è minimo (= tgq> 0). In tale caso che è il caso della struttura più sciolta, il volume dei pori risulta : w—47% è — come vedremo più lontano — cp 0 = 10°. In strutture più compatte (w = 26%) l'angolo dell'attrito strutturale diviene cp = 40quindi nell intervallo w = 47 — 26% l'angolo dell attrito varia fra cp = 10° e cp =40°. Si può del resto determinare l'angolo cp corrispondente ad un volume di pori arbitrario w calcolando l'angolo dall'equazione n. 105 e sostituendo il valore ricavato nell'equazione n. 99. Dagli esperimenti del tipo di Terzaghi (fig. 54.) per l'angolo d'attrito dei grani quarzosi costituenti la sabbia risultava un valore = 8° — 10°, valore verificato anche a mezzo dell'esperimento proprio del Prof. Terzaghi. (cfr. Letteratura (1) p 541, Tabelle II Si stabilisce in modo analogo il concetto del valore di coesione in dipendenza dalla struttura del suolo. Nei capitoli 8/II. c. l'Autore deduce in modo simile al cos cpo . . precedente il valore strutturale K = K. — dal valore originario (K„ ) r cos (a + cp 0) della coesione (equazioni n. 109—111). La forma definitiva della relazione fra le sollecitazioni normali e tangenziali è riportata nell'equazione n. 112, la quale può