Vízügyi Közlemények, 1932 (14. évfolyam)

2. füzet - XII. Kisebb közlemények

48 B) La difesa della valle del Tibisco contro le piene. La terribile guerra che abbiamo combattuto in difesa dell'Europa occidentale contro l'Islamismo è durata per 400 anni e teatro di tale guerra era stata la nostra infelice patria ! In conseguenza di questa gigantesca lotta e di quelle combattute più tardi per l'indipendenza della patria, non si era potuto iniziare sistematica­mente i lavori idraulici nella valle del Tibisco, devastata dalle piene annuali, che a partire dal principio del secolo scorso. Nel periodo 1833—41 si fece il rilievo cartografico ed idrografico del fiume. La sistemazione, incominciata nel 1846, secondo l'idea di Pài Vàsàrhelyi, consistette nella costruzione di una seria di tagli e dighe di difesa. A causa della lievissima pendenza — 1—2 cm/km. soltanto — la durata delle piene era tanto lunga che le dighe sarebbero inzuppate d'acqua. Si voleva perciò accelerare lo scolo delle piene in maniera che le dighe furono collocate relativamente vicino all'alveo del fiume. I consorzi autonomi, costituiti dai proprietari interessati, eseguirono la costruzione della dighe stesse in gestione proprio, ciò che cagionò l'allineamento disordinato e in molti casi svantaggioso delle dighe. Le figure 8. e 9. mostrano, che in questo campo si può registrare un notevole sviluppo. Le dighe in principio erano deboli ; il sollevamento del livello di piena, dopo compiuti i lavori del sistema di protezione e l'accresci­mento corrispondente della sezione della diga, è visibile nella figure 10. I mutamenti dell'alveo in 12 tronchi caratteristici (fig. 12.) sono compilati nella tabelle Vili. (Le rubriche di questa sono disposte come segue : numero d'ordine, nome del tronco, altezza assoluta del livello di magra, lunghezza del tronco prima e dopo la sistemazione e accorciamento in %, numero e lunghezza dei tagli, pendenze.) L'effetto del accorciamento della lunghezza di 453 km., ottenuto per mezzo di 112 tagli si vede sul profilo longitudinale rappresentato alla figura 11. Le tabelle IX—XI. mostrano : l'accorciamento della durata degli allagamenti di piena ; l'accelerazione deUo scolo dell'ondata, di piena ; l'alzamento del livello di piena in conseguenza dell'arginamento, l'abbassamento del livello di magra causato dai tagli e l'accrescimento del margine fra i livelli estremi. Parimente al Tibisco anche i suoi affluenti sono stati sistemati e la tabelle XII. rende conto di questi lavori. (Nome del tributario, bacino imbrifero, portata minima e massima, numero dei tagli, lunghezza del tronco prima e dopo la sistemazione ed infine accorciamento espresso in %.) Nel corso della sistemazione del Tibisco si è difesa una superficie di 2,600.000 ettari per mezzo di argini d'una lunghezza di 3555 chilometri ; l'opera sorpassa dunque per dimensioni tutti i lavori analoghi in Europa. Per calare le acque basse si costruì fino al 1914, 9183 chilometri di canali di scolo, inoltre 4230 chiaviche e botti. Durante le piene 93 impianti idrovori alzano le acque basse nel fiume. Allo scoppiar della guerra mondiale erano in opera i progetti di parecchi serbatoi montanari anche allo scopo di sistemare le piene dei fiumi. Ormai solamente una superficie di 45.000 ettari è senza argini di difesa per lo più là dove la valle è molto stretta, per cui l'edificazione delle dighe addosserebbe sugli interessati una soma relativamente molto grande. Tale è ,,La zona aperta di Borsod", una superficie di 30.000 ettari sulla riva destra del Tibisco a valle della foce del tributario Sajó, che è allagata ogni 10—15 anni dalle piene più alte. L'aero-fotografia riprodotta dalla fig. 13., fatta nella primavera del 1932., indica in quale situazione si venne a trovare la valle del Tibisco (cent anni or sono) per 2—-3 mesi di ciascun anno. Ormai anche su questo territorio sono

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