Buza Péter: I Ponti sul Danubio - La nostra Budapest (Budapest, 1992)
Anche il vecchio Ponte Elisabetta era un record del mondo per la sua epoca entrate di dogana dei ponti giä esistenti alio scopo di costruir- ne uno nuovo. Dopo, una legge del 1893, stabilisce giä il luogo dei due ponti successivi, il secondo dei quali doveva essere quello della Piazza Eskü, oggi Elisabetta. Francesco Giuseppe, se si puö dar credito all’aneddoto storico, ha influenzato di piú l’aspetto di questo ponté che non di quello ehe porta il suo nome, dove il suo apporto estetico si é limitato al famigerato chiodo d’argento. Si dice infatti ehe il re si é quasi innamorato della Variante che prevedeva un ponté ad un arco solo, senz’alcun pilastro nel fiúmé. Cosi successe ehe quando sono stati chiesti soldi anche a lui per la realizzazione del progetto, avrebbe chiesto con molta gra- zia : «Ma lo farete senza i pilastri, é verő ?» 1 signori in cerca di aiuto finanziario avrebbero annuito a questa domanda dell’Altezza e cosi, pur essendo fra i progetti inoltrati al concor- so anche disegni diversi, non avevano piú nessuna chance di vincere il premio. Per fortuna, potremmo dire, siccome cosi nacque il ponté a catene allora piú bello e piú lungo, il quale mantenne il suo primato nella graduatoria mondiale fino alia fine degli anni Venti. Anzi, da un certo punto di vista anche öltre, perché il ponté di Florianapolis ehe lo ha battuto, non puó essere considerato un verő ponté a catene per via dei suoi sostegni particolari. Cosi, in verita, il suo primo posto gli spettava fino 40