Nemes János: Curarsi a Budapest - La nostra Budapest (Budapest, 1993)
Uno Sguardo al Passato
menő in quest'epoca sia rimasta indietro rispetto al livello europeo. Fu Tamás Jordán, cappellano militare di Komárom a descrivere per primo il «morbus hungari- cus», dóé il morbo ungherese, la roseola tifosa. Sebbene il primo istituto ehe si occupava anche della formazione dei media, per iniziativa di János Vitéz, fosse giä stato fondato nel 1465, Péter Pázmány, arcive- scovo di Esztergom, scrittore e personaggio politico rinomato dell’epoca solo nel 1635 fondo la prima uni- versitá, a Nagyszombat, trasferita nel 1771 a Buda, e in seguito a Pest. L’epoca della prosperitä maggiore delle scienze natu- rali era l’Ottocento. Visse in questo periodo János Balassa, famoso chirurgo (1814-1868) ehe, un anno do- po che Morton, lo scienziato inglese scopri 1’etere, ese- gui nel 1847, all’universita di Pest il primo intervento chirurgico in anestesia. (La sua memoria é conservata da uno degli ospedali della capitale.) Nello stesso periodo fu fondato da Endre Hőgyes (1847-1896) il secondo istituto scientifico per la produzione e il perfezionamen- to dei vaccini al mondo, dopo l'lstituto Pasteur di Parigi, nella via ehe oggi porta il suo nome. E visse allora anche Ignác Semmelweis (1816-1865) conosciuto ovunque come «salvatore delle madri». Pochi sanno invece che quest’intellettuale brillante, che riusci a vin- cere la febbre puerperale era ungherese. La terribile malattia ancora alia meta dell’Ottocento causava la morte di una partoriente su quattro. Come tutte le scoperte, anche questa era ingegnosamente semplice. All’epoca i medici - cosi anche Semmelweis e i suoi colleghi al primo reparto maternita dell’ospedale pub- blico di Vienna - eseguivano anche l’autopsia. Dalia sala per l’anatomia si recavano direttamente, senza lavarsi le mani, alle pazienti trasmettendo cosi essi stessi l’infezione. Non si poteva conoscere ancora l’agente patogeno, ma l’interdipendenza fu individuata da Semmelweis dopo un tragico awenimento. 11 suo professore di medicina legale, Jakob K. Kolletschka, mori per una sepsi contratta in seguito a una ferita alia mano durante un'autopsia. Dopo aver letto il verbale dell’autopsia Semmelweis serisse: «A causa della morte di K. awertivo nell’anima, con una sicurezza ferrea, la somiglianza di tale malattia a quella per cui vedevo migliaia di puerpere morire...» 8