László Szederkényi: La partecipazione dei cristiani alla vita politica nell'epoca precostantiniana - Studia Theologica Budapestinensia 33. (2008)
IV. LA PARTECIPAZIONE DEI CRISTIANI ALLA VITA PUBBLICA DAL II. SECOLO FINO ALL'ETÁ DI COSTANTINO - 1. La presenza dei cristiani nelle classi sociali superiori
che avevano servito nell'esercito56. Insomma i cristiani menzionati da Plinio, che avevano cittadinanza romana, potevano appartenere allo strato superiore locale della Bitinia oppure alia cerchia dei decurioni. Inoltre vi puö essere un'altra possibilité: questi cristiani potevano provenire dagli ambienti subdecurionali. Anche in questo caso appar- tenevano allo strato superiore locale, ma non all'ordo decurionum57. Secondo Giuseppe Flavio, già nella meta del I secolo vi erano ebrei con la cittadinanza romana anche in Asia Minore58. Comunque gli ebrei ehe possedevano questa cittadinanza, non appartenevano alia cerchia di decurioni. Ma i cristiani menzionati da Plinio, potevano essere i membri di un gruppo socialmente ragguardevole delle fa- miglie locali dello strato superiore, ma non dell'élite politica. I membri delle famiglie dello strato superiore avevano accesso alie cariche politiche direttive e al decurionato. Solo i cittadini a pieno titolo par- tecipavano all'assemblea popolare accanto all'élite. In questo caso non sappiamo precisamente 1'impegno politico di questi cristiani. Comunque non si puo escludere ehe essi fossero (relativamente) ricchi o provenissero dagli ambienti deli esercito come Cornelio (At 10, 1 ss.)59. La lettera di Ignazio di Antiochia ai Romani, che fu scritta sotto Traiano, conferma la lettera di Plinio. Ignazio serivé che non vuole evitare il martirio e chiede ai cristiani di Roma di non intercedere per lui60, ln tal modo si puö supporre con certezza che anche tra i cristiani di Roma fossero persone più elevati e influenti61. La Lettera delle Chiese di Vienne e di Lione citata da Eusebio parla di Vettius Epagathus. Egli diventô martire nel 177. Eusebio lo caratteriz- za come "èiùarnioç", quindi come un uomo famoso e importante62. Ne consegue ehe si tratta di un cristiano che apparteneva aWordo equestre, perché il termine èuiaripoç si riferisce al titolo dei cavalieri. Vet56 Cfr. E. W. Stegemann, Storia sociale del cristiaiiesimo primitivo. Gli inizi del giudaismo e le comunità cristiane nel mondo mediterraneo, p. 520. 57 Cfr. E. W. Stegemann, Storia sociale del cristiaiiesimo primitivo. Gli inizi del giudaismo e le comunità cristiane nel mondo mediterraneo, p. 520-521. 58 Cfr. Antiquitates ludaicae 14, 228. 59 Cfr. E. W. Stegemann, Storia sociale del cristiaiiesimo primitivo. Gli inizi del giudaismo e le comunità cristiane nel mondo mediterraneo, p. 521. 615. 60 Cfr. Lettera ai Romani I, 2; II, 1; IV, 2. 61 Cfr. P. Lampe, Die stadtrömische Christen in den ersten beiden Jahrhunderten, p. 70. 62 Historia Ecclesiastica V, 1, 10. 20