László Szederkényi: La partecipazione dei cristiani alla vita politica nell'epoca precostantiniana - Studia Theologica Budapestinensia 33. (2008)

IV. LA PARTECIPAZIONE DEI CRISTIANI ALLA VITA PUBBLICA DAL II. SECOLO FINO ALL'ETÁ DI COSTANTINO - 1. La presenza dei cristiani nelle classi sociali superiori

I senatori costituivano un corpo giuridicamente meglio separato dell'ordo di cavalieri. Poiché i senatori erano più ricchi e autorevoli, i loro discendenti avevano più grande probabilité nella vita pubblica33. 1. 1. 2. L'ordo equestre II censo dei cavalieri era 400 000 sesterzi, dunque essi appartene- vano ai ricchi. E un fatto interessante che, mentre la dignità equestre non era ereditaria, il figlio di un senatore aveva gli stessi diritti dei cavalieri prima di essere membro del Senato. La qualité di cavalieri veniva confermata dall'imperatore34. Si potevano distinguere due gruppi di cavalieri giovani. Il primo proveniente dalle famiglie sena­torial! che porta un vestito di nome Mus clavus, l'altro, i cui membri non erano figli di senatori, e portavano 1' angustus clavus. In tal modo i loro vestiti diventavano il simbolo della loro posizione sociale. Dun­que anche tra i cavalieri il vestito indicava una differenza nella lar- ghezza della porpora35. Mentre l'ordine senatorio era un'aristocrazia di nascita, Lordine di cavalieri era una nobiltà individuale. Quindi l'appartenenza all'or­dine di cavalieri non era ereditaria, ma il figlio di un cavalière poteva entrare nell'ordo equestre36. I cavalieri - dopo la conclusione di una carriera militare - pote­vano essere impiegati come procuratores Augusti nell'amministrazione del patrimonio imperiale e soprattutto nell'amministrazione dell'eco- nomia e delle finanze dell'impero. L' influenza politica dei cavalieri ehe erano considerati come "secondo rango", comincio a crescere dal III secolo. A partire da Macrino (217-218), proclamato imperatore dal prefetto del pretorio, i cavalieri fornirono anche una serie di impera­tori, per esempio Massimino il Trace, Filippo 1'Arabo, Claudio II, Au­reliano. Molti cavalieri ambivano ai posti elevati del governo impe­riale, poiché questi assicuravano sempre maggior potere. A causa dei crescenti compiti nella difesa e nell'amministrazione dell'impero, nel­la confusione politica del III secolo, gli imperatori ebbero maggiore bisogno d'aiuto dali'ordine dei cavalieri37. 33 A. Chastagnol, La naissance ite I' "onto senatorius", p. 589. 34 ]. Gaudmet, Institutions de l'antiquité, p. 537. 35 Cfr. A. Chastagnol, La naissance de 1' "ordo senatorius”, p. 592. 601-602. 36 G. Alföldy, Storia sociale dellantica Roma, p. 173. 37 G. Alföldy, Storia sociale dellantica Roma, p. 238. 15

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