Erdő Péter (szerk.): Bűn és isteni irgalom mint a mai ember problémája - Studia Theologica Budapestinensia 30. (2002)

Ioan Mitrofan: Peccatto e Conversione Oggi (Riflessione etico-pastorale)

dell'amore di Dio, nelle sue varie manifestazioni (specialmente omis­sione e abbandono della missione umana) di amare Dio. La vera vita per la Bibbia e i Padri è la comunione con Dio, que­sta e solo questa è la vita eterna. Il peccato, quindi, significa morte e questo non in senso etico e metaforico ma in senso vero e reale. Per una classificazione dei peccati (ehe non è oggetto di questa relazione), ci si deve fermare alie tre nozioni di riferimento: oggetto, circostanze e volonté soggettiva. Cosï come il peccato è un fatto, le sue conseguenze restano nella vita del peccatore come una rimanenza adatta a reagire nelle circo­stanze impreviste; e come il carattere sociale dell'uomo fa di questo, membro di un organismo più vasto - la società - in questo organi­smo c'è sempre il pericolo di recidiva. Nella concezione moderna, il peccato è collegato ad una nuova mentalité e sempre alle conseguenze del peccato originale. Il comportamento umano odierno costituisce il soggetto di studio delle scienze moderne. Questo comportamento ha corne causa tanto l'educazione quanto l'ambiente di vita. Il Concilio Vaticano II ci dice che "gli uomini dal contesta sociale nel quale vivono e, dall'infanzia, sono immersi, spesso sono sviati dal bene e spinti al male" (GS 25). L'ambiente sociale è lui stesso corrotto dal peccato, per la sua sorgente originale. Un ambiente sociale viziato perd, ha un'incidenza negativa nelle scelte fondamentali dell'uomo; ma, c'è anche l'atteggiamento autentico e costruttivo che ha su di esso un influsso positivo. La Chiesa oggi dà al mondo culturale il senso religioso dell'uomo, ma anche riceve dal mondo e dalla cultura i luoghi e gli strumenti per vivere ed incarnare questo senso religioso dell'uomo. Cosi come in passato la lingua latina costituiva uno strumento di universalité e di estensione della fede, oggi senza la stampa, la radio, la televisione e tutti gli altri mezzi di comunicazione non sarebbe possibile fare una "propaganda fidei" adeguata al ritmo e alie esigenze dei tempi. Questo perö non succede sempre e dappertutto nel mondo; basta una semplice osservazione delTimpiego dei mass-media la quale, invece di essere uno strumento di evangelizzazione, dissemina una concezione snaturata e relativizzante dei valori. In questo modo siamo coinvolti nelle varie proposte dei surrogati di vita. 62

Next

/
Thumbnails
Contents