Folia Theologica 18. (2007)
Ágnes Szotyori-Nagy: Attualita di Georgio Vasilievich Florovsky
ATTUALITA Dl GEORGIO VASILIEVICH FLOROVSKY. 253 menti amministrarti dai donatisti. La discussione ha implicato anche un problema ecclesiologico. Florovsky riteneva il grande merito degli teologi occidentali ehe già dall'inizio hanno esaminato e discusso questo problema disciplinare in base teologica, in prospetti- va della dottrina della Chiesa. AI contrario - continua 1'Autore - in Oriente durante i secoli questo problema non era considerato come un problema teologico.27 Quanto alla pratica, la Chiesa nel corso della storia in diverse occasioni ha riconosciuto la validité dei sacramenti dei scismatici e perfino dei eretici. La Chiesa, infatti, riceve abitualmente gli ade- renti agli scismi senza ripetere il battesimo, ovviamente ammesso ehe già sono stati di fatto battezzati nelle loro comunità.28 Tale prassi dovrebbe essere intesa e spiegata come riconoscimen- to della validité dei riti corrispondenti effettuati "fuori della Chiesa". Se i sacramenti sono celebrati tuttavia, questo puo soltanto essere in virtù dello Spirito Santo, e cosi le regole canoniche rivelano un certo "paradosso misticale". Come Corpo Mistico, il Corpo di Cristo - la Chiesa - non puö essere descritta adeguatamente soltanto nei termini o nelle categorie canoniche. E impossibile indicare i no affermando la validité dei sacramenti amministrati dai donatisti: “(...) qui extra Ecclesiae communionem, sed tamen Baptismate Ecclesiae baptizantur, quod ubicumque fuerit, sanctum est per se ipsum: et ideo non est eorum qui se separant, sed ejus unde se separant.” De baptismo I, 12, 19. E da notare ehe nel 2001 la CDF, riguardo la questione della validité del battesimo conferito nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi dell’ultimo giorno, invoca esattamente questo passo di San Agostino, cf. CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI, Responsum ad propositum dubium de validitate baptismatis apud communitatem «The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints»), 5 giugno 2001, in AAS 93 (2001) 476. Poi il documento continua: “Anche i non cattolici posso- no amministrare validamente il battesimo. Si traita sempre perô dei battesimo della Chiesa cattolica, ehe non appartiene a coloro ehe si separano da essa, ma alla Chiesa dalla quale si sono separati.” 27 Gli canoni degli antichi Padri, tra cui San Basilio e poi San Teodoro Studita, sembrano essere inclini alTopinione di San Cipriano. Lo stesso atteggiamento si puô individuare dietro alcuni regolamenti canonici e le norme promulgate dai Concili ecumenici e locali. Questi canoni antichi, perô, spesso si occupa- no dei casi concreti e non (sempre) permettono un’applicazione generale. Cf. FLOROVSKY, The Doctrine..., 153. 28 BISHOP PETER, The Reception of Roman Catholics Into Orthodoxy: Historical Variations and Norms, in St. Vladimir’s Theological Quarterly 24 (1980) 75-82.