Folia Theologica 18. (2007)
Attila Puskás: Il rinnovamento dell'interpretazione trinitaria della creazione nella teologia odierna
FOLIA THEOLOGICA 18 (2007) 179 Attila PUSKÁS IL RINNOVAMENTO DELL'INTERPRETAZIONE TRINITARIA DELLA CREAZIONE NELLA TEOLÓGIA ODIERNA 1.1 determinanti punti di vista della teológia trinitaria nella tradizione "Opera omnia Trinitatis ad extra sunt una et indivisa", cioè, tutte le opere della Trinità verso Testerno sono una e indivise. Questa af- fermazione che deriva dalla dottrina trinitaria di Sant'Agostino è di- ventata una degli assiomi fondamentali della teológia cristiana lun- go i secoli, soprattutto a partire dagli inizi della scolastica. Essa è stata riaffermata da taluni rappresentanti illustri della scolastica come Pietro Lombardo, Sant'Anselmo d'Aosta e San Tommaso d'Aquino.1 La stessa verità è stata assunta e confessata anche nei numerosi testi del magistero e dei simboli di fede della chiesa.1 2 La dottrina ufficiale della chiesa - in armonia con la teológia scolastica - voleva sottolineare in questa maniera Tidea dell'unicità della causa efficiente di Dio per evitare il pericolo dei triteismo. Ovviamente, il principio delTunità e delTindivisibilità delTagire divino vale pure per Topera della creazione, dato ehe anche in questo caso si tratta di 1 Cfr. STh I, 32, lc: “Virtus autem creativa Dei est communis toti Trinitati: unde pertinet ad unitatem essentiae, non ad distinctionem personarum.” L’unità e 1 ’indivisibi 1 ità degli atti divini verso Testerno sono state formulate dalla teológia scolastica-neoscolastica in diversi modi, ad esempio: “Relatio Dei ad extra est una” oppure “Opera Trinitatis ad extra sunt indivisa”. 2 Cfr. il simbolo della fede del sinodo XI di Toledo (675) che confessa che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo “inseparabiles enim inveniuntur et in eo quod sunt, et in eo quod faciunt” (DS 531). II decreto dei concilio IV di Laterano (1215) dice che la Trinità intera il principio unico delTuniverso, come denomina anche l’incarnazione Topera comune del Dio trinitario (DS 800; 8001). Il decreto del concilio di Firenze (1442) afferma che “Pater et Filius et Spiritus Sanctus non tria principia creaturae, sed unum principium.” La ragio- ne ultima di questo fatto è che in Dio “omniaque sunt unum, ubi non obviat relatonis oppositio” (DS 1330; 1331).