Folia Theologica 15. (2004)

István Ivancsó: I Santi Innocenti nei testi liturgici della Chiesa Bizantina

I SANTI INNOCENTI NEI TESTI LITURGICI 55 L'innocenza è specialmente importante nella relazione con Dio: significa la santità di vita che rende possibile Tattivo e personale contatto con Lui. I santi Innocenti cosi danno esempio che 1'uomo terrestre puö innocentemente, con cuore e animo puro avvicinarsi a Dio, essere partecipe della sua santità. Un altro attributo sostiene lo stesso ehe riguarda Tanima limpi­da, e ehe si trova soltanto un'unica volta in tutto il testo: "un coro di bambini, reso ben giustamente luminoso nelTanima limpida".51 Na­turalmente, anche questo brano ci dice che la salvezza puö realiz- zassi soltanto cosi. Con anima impura non si puö avvicinare Dio, non si puö essere partecipe della salvezza. Infine, si trova ancora un attributo semplice per gli Innocenti nei nostri testi liturgici - soltanto una volta - ehe presso il fatto storico verifica semplicemente Tambiente geografico: "Erode... inonda con la sua rabbia gli Innocenti di Betlemme".52 5. Riassunto Nella nostra indagine volevamo documentare ehe cosa dicono i testi liturgici bizantini sui santi Innocenti. La nostra Chiesa gli dedi­ca una propria festa: il 29 dicembre, subito dopo il Natale.53 Con questo fatto confessa ehe considera loro, già anche dal di fuori, come santi, cioè salvati. 51 Al Signore, ho gridato, terza stichirá, tono 4, in Ménaia II, 658; Anthologion, 1195. 52 NelTorthros, Alle lodi, prima strófa, tono 8, in Ménaia II, 665. 53 Nella Chiesa latina si venera loro il 28 dicembre. Infatti, nel secondo giorno del Natale si celebra Santo Stefano diacono, protomartire, nel terzo giorno San Giovanni apostolo, evangélista, e li segue nel quarto giorno la festa dei santi innocenti. E conosciuta una tale spiegazione, ehe è stata composta vo- lontariamente questa serie, perché la Chiesa voleva festeggiare, dopo il natale di Cristo, tutte le tre forme del martirio, sofferto dai martiri per Cristo. Queste sono: con volontà ed in realtà (Santo Stefano); con volonté, ma non in realtà (San Giovanni); in realtà, ma non con volontà (i santi innocenti). Cf. MIHÁLYFI. A., A nyilvános istentisztelet. Egyetemi előadások a lelkipász- torkodástan köréből [Il culto pubblico. Relazioni universitarie nel campo del­la pratica pastorale], Budapest 1933, 123; VÁRNAGY, A., Liturgika, szer­tartástan, az egyház nyilvános istentisztelete [Teológia liturgica, introduzio- ne alla liturgia, il culto pubblico della Chiesa], Abaliget 1993, 416.

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