Folia Theologica 15. (2004)
István Ivancsó: I Santi Innocenti nei testi liturgici della Chiesa Bizantina
52 I. IVANCSO Cristo, loro sono già nella salvezza, dove noi ancora ci sforziamo di arrivare. Ma loro ci aiutano in questo! Uno degli inni più belli dell'orthros ci dice molto semplicemente, senza alcun decoro retorico: i santi Innocenti "implorano devota- mente Cristo per la nostra salvezza".33 Qui vediamo una redazione in modo indicativo: esprime la convinzione che gli Innocenti inter- cedono per noi, ci aiutano per raggiungere la salvezza. Ci sono pero tali testi liturgici nella venerazione dei santi Innocenti che sono redatti in forma di supplica verso il Signore. Nella comunità orante dei fedeli, come membri della Chiesa pellegrinan- te, chiediamo nell'inno principale della festa: "Lasciati commuove- re, Signore, per le sofferenze patite per te dai santi".34 E qui il concetto espresso dal verbo "commuovere" ha un significato più profon- do, perché non significa soltanto la compassione, ma anche la ricon- ciliazione. In essa è la remissione dei peccati, senza cui non è possibile avvicinarsi a Dio. Dunque, proprio per questo, gli altri nostri testi liturgici apparte- nenti al terna, contengono appena questo. Chiedono la pietà da Dio, e lo fanno nella convinzione ehe la preghiera d'intercessione dei santi Innocenti è efficace in questo campo. Nell'orthros, il sinassario, brano speciale, che présenta il santo o la festa brevemente in forma poetica ha una frase conclusiva che vale per ogni santo: "Per la loro santa intercessione, o Dio, abbi pietà di noi!"35 Questo vale anche per i santi Innocenti. Noi possiamo presentare le nostre domande a Dio, affinché abbia pietà di noi, perché i testi liturgici ci assicurano della loro salvezza, e cosi la loro intercessione è veramente efficace. Ancora nell'orthros, Giorgio, l'autore dei canone circoscrive il tema più dettagliatamente. Parago- na le nostre preghiere ed il sacrificio dei bambini Innocenti, ma la conclusione finale rimane la stessa ehe è stata nel primo caso: cosî chiede la Misericordia36 da Dio. Il testo di questo brano: "Accetta 33 Nell’orthros, Alle Iodi, seconda strófa, tono 8, in Ménaia II, 665. 34 Apolytikion dei santi martiri, tono 1, in Ménaia II, 659; Anthologion, 1197. 35 Frase conclusiva dei Sinassario, in Ménaia II, 663; Anthologion, 1199. 36 La richiesta per la pietà ha una specialmente grande importanza nei sacri uffi- ci della nostra Chiesa greco-cattolica. Non si prega soltanto alia fine della parte notevole delle ektenie (litanie): “preghiamo il Signore”, e la risposta ve ne data: “Signore, pietà”, ma ancora in molti casi: sia tre volte, dodici volte,