Folia Theologica 14. (2003)

Katalin Hársfai: Analisi degli elementi principali che configurano la struttura della etica cristiana secondo Agostino nell 'De Moribus'

48 K. HÁRSFAI Agostino caratterizza cosi la trattazione della questione morale, in una dimensione trinitaria. La sua immagine di Dio è tripersona- le. Questo ricco quadro di Dio si appoggia sulla Bibbia. Secondo il suo aspetto biblico, la nominazione di Cristo (Gesù Cristo come Vir- tù, Sapienza, Verità) e di Dio - Creatore, Figlio, Spirito Santo -, sono présé dal Vecchio e dal Nuovo Testamento. Questa dimensio­ne trinitaria caratterizza cosi il De moribus, e in seguito tutte le opere posteriori di Agostino. Taie aspetto trinitario della esistenza umana - comprese la sua prospettiva morale - giungerà alla sua formula- zione più dettagliata, più compiuta, nella grande opera di Agostino, del De Trinitate. 2.2 L'analisi delTamore di sè e dei prossimo e i rapporti instaurati con Tamore di Dio Nell'idea agostiniana sulla beatitudine viene incluso non solo Tamore dell'uomo verso Dio, ma anche Tamore delTuomo verso se stesso. L'uomo amando Dio, ehe è per lui il Sommo Bene, ama an­che se stesso, perché quello ehe ama è Tottimo per se stesso. Chi vu- ole Tottimo per stesso, ama cosi se stesso in modo ottimo. La rela- zione tra i due amori è tanta Stretta, ehe l'uomo non puô amare se stesso senza Tamore di Dio: "...immo vero solus se novit diligere qui Deum diligit"88. Nello stesso tempo è impossibile che, se qualcuno ama Dio, non ami se stesso, perché Tamore di Dio significa amare ciö che è ottimo per me: "Non enim fieri potest ut seipsum non diligat qui diligat Deum..."89. Non esiste nessun precetto di amare se stessi, perché tutto è in­cluso nelTamore di Dio: "...quis cunctari potest, quin sese amet, qui amator est Dei ?"90. A l'uomo basta godere di Dio: "...ille sese satis dili­git qui sedulo agit, ut summo et vero perfruatur bono..."91. Ma amare Dio, cioè metterlo al primo posto nella nostra vita, non significa avere odio per se stessi. Amare Dio significa piuttosto mettere Dio in tutte le cose al primo posto e dimenticarsi di se stesso, cioè com- portarsi umilmente, il che viene espresso qui da Agostino cosi: "Te autem ipsum salubriter diligis, si plus quam te diligis Deum”92. Secondo 88 De moribus 1,26,48. 89 Ibidem 1,26,48. 90 Ibidem 1,26,48. 91 Ibidem 1,26,48.

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