Folia Theologica 14. (2003)
Attila Puskás: Argomento in favore dell'esistenza di Dio nella filosofia di Georg Scherer
118 A. PUSKÁS della storia come totalità soltanto in senso analogico. 3. Tutto, in quanto onnicomprensivo è l'essere stesso. L'essere è una totalità unica, in quanto comprende tutto. Se è giusta l'ipotesi l.b., il primo punto in cui cambia il riferi- mento della parola «tutto» non è nella citazione stessa, ma ancora prima, fra l'essere riferito al senso e il postulato di senso. Nell'affermazione «Tutti i nostri atti particolari presuppongono e esigono necessariamente qualche senso pragmatico», il «tutto» ha un riferimento diverso rispetto a quello delTaffermazione «Voglia- mo ehe tutto, in quanto totalità (vita, storia...) abbia senso». Alia dif- ferenza di ciö a cui si riferisce «il tutto» corrisponde appunto la dif- ferenza fra senso pragmatico, genericamente pariando, e senso esi- stenzial-pragmatico. Riassumendo la nostra posizione possiamo affermare che in Scherer, grazié all'uso analogico del termine essere e alia differenza di cio a cui si riferisce il concetto di tutto, il postulato di senso ha due significati: a., Tutto cio ehe si realizza tramite i miei atti deve essere sensato, b., Tutta la mia vita, in quanto totalità, anzi l'essere stesso deve essere sensato. Siamo d'accordo con Scherer nell'affermare che ambedue i significati del Sinnpostulat esprimono di fatto Tesigenza umana riguardo al senso. Riconosciamo che c'è connessione tra i due significati. Riconosciamo pure che il primo significato (a.,) è un postulato che consegue immediatamente dall'essere riferito dell'uomo al senso pragmatico. Sosteniamo, pero, che nei ragionamenti di Scherer che abbiamo esaminato ades- so il postulato di senso inteso nel secondo senso (b., Tutta la mia vita, in quanto totalità, anzi, l'essere stesso deve essere sensato) non risulta direttamente da una argomentazione trascendentale (ridu- zione trascendentale), ma si basa sui significato analogico dell'essere e sul cambiamento dei riferimenti della parola «tutto». 5.1.2 L'essere riferito al senso di una totalità e costituzione del mondo A nostro parere, e questo è in sintesi il risultato del paragrafo precedente, dall'universalità e necessità del nostro essere riferito al senso non consegue ancora con necessità trascendentale ehe questo senso è senso di una totalità. Poter e dover attribuire a qualunque atto un corrispondente senso pragmatico non è la stessa cosa di po-