Folia Theologica 14. (2003)
Attila Puskás: Argomento in favore dell'esistenza di Dio nella filosofia di Georg Scherer
116 A. PUSKAS che si realizza (verwirklicht wird), deve essere sensato (sinnvoll)62. Il nostro autore sottolinea anche che questo postulato è già implicato nell'essere riferito al senso come presupposto dell'agire umano e come tendenza della volontà fondamentale. In ogni nostra azione presupponiamo che do ehe facciamo ha senso e vogliamo con nécessité trascendentale ehe tutto do ehe si realizza nel nostro agire abbia senso. Questo presupposto e questa volontà fondamentale di- ventano postulato di senso quando ce ne appropriamo riflessiva- mente. E' importante osservare ehe qui a proposito dei postulato di senso Scherer intende per Sinn il presupposto e oggetto delbesigenza della prassi umana, intesa quest'ultima in senso lato. Le parole chiave verwirklicht wird (si realizza) e ailes (tutto) si riferi- scono alla realizzazione di senso per gli atti umani. Tutti gli atti ehe io compio devono essere sensati. Un ulteriore passo in avanti viene compiuto da Scherer quando egli afferma che il postulato di senso si riferisce non soltanto agli atti particolari del soggetto, ma a tutto cio ehe esiste. Tutto cio ehe è, deve essere sensato. Per «il tutto» egli non intende soltanto enti particolari, ma alcune particolari totalité di enti: la vita come totalité degli atti particolari del soggetto, le totalité della vita di altri sogget- ti, la storia e infine bessere come totalité onnicomprensiva. Questo passo logico viene giustificato in base alla correlazione fra senso e essere, la quale viene espressa nel postulato di senso: cio ehe è sensato, deve esistere; tutto cio che esiste, deve essere sensato. Il passo logico che parte dal postulato riferito al senso di tutti gli atti particolari dei soggetto, per giungere al postulato riferito al senso delle varie totalité e infine delTessere, si fonda sui significato analogico delTessere (essere come realizzazione per gli atti umani, essere di tutti gli enti particolari, essere delle varie totalité, bessere stesso come onnicomprensivo) e sui diversi riferimenti dei tutto (tutti gli atti particolari, tutto come totalité di enti particolari, tutto come onnicomprensivo). 62 «Wer Sinn denkt, mu wollen, da er verwirklicht wird. Er soll kein blasses Ideal, kein bloer, machtloser Wunsch und keine Utopie bleiben, sondern in der wirklichen Welt Gestalt annehmen. [...] Das Sinnpostulat fordert also nicht, da aller Sinn verwirklicht wird, wohl aber, da alles, was verwirklicht wird, sinnvoll ist und der Sinn berall und jederzeit in der Welt aufgeht, um in ihr Bestand zu haben». Ibidem, 23-24.