Folia Theologica 14. (2003)
Attila Puskás: Argomento in favore dell'esistenza di Dio nella filosofia di Georg Scherer
ARGOMENTO IN FAVORE DELL'ESISTENZA DI DIO 107 senso. Inoltre, il soggetto è pure in grado di sapere a causa dei suo essere-presso-di-sè di aver conosciuto e riconosciuto il senso in quanto è il senso proprio. All'infuori di questa relazione al soggetto non vi è senso. II senso puö esistere solo per uno spirito. Anche il senso assoluto puö essere solo in relazione a spirito. Essendo, pero, il senso assoluto identico con 1'essere assoluto, non puö riferirsi ad un altro, ad uno spirito diverso da sé, perché cosi il suo essere di- penderebbe da un ente relativo, più precisamente dal conoscere e riconoscere dell'uomo, e percio non sarebbe più appunto essere assoluto. Di conseguenza, il senso assoluto ed identico con 1'essere assoluto deve essere esso stesso di natura spirituale. II senso, 1'essere e lo spirito si abbracciano nell'Assoluto in una identità assoluta ehe viene identificato da Scherer con Dio42. Perché non si puö pensare ehe il senso assoluto, come ogni senso, esisti in relazione semplicemente alio spirito umano senza essere esso stesso spirito, spirito assoluto? Öltre le due ragioni accennate Scherer ne dà ancora una. Il senso esiste sempre per uno spirito, per una persona. Se il senso puö essere solo per qualcuno, allora deve provenire pure da qualcuno. Esso perché sia indirizzato ad una persona, deve avere la sua origine anche in una persona. Se fosse altri- menti, allora il suo essere-per-persona (Für-Person-Sein) sarebbe ontologicamente infondato, dovrebbe essere visto come puro caso e con ciö cesserebbe di essere appunto fenomeno di senso. In conclusione, quindi, il senso deve esistere fra persone, deve essere di ca- rattere interpersonale e comunicativo. Scherer sottolinea ehe il ca- rattere interpersonale e comunicativo dei senso si présenta già al li- vello umano nell'esigenza di consenso intersoggettivo alla verità delle nostre affermazioni e nella comunicazione di ciö ehe ritenia- mo buono, prezioso, degno di essere in se stesso. Visto ehe Dio è l'identità assoluta del senso e dell'essere , si intravede ehe egli non è solo di natura spirituale e personale, ma anche intersoggettività43. Scherer sottolinea che la relazione dello spirito coi senso nell'Assoluto non puö assolutamente essere la relazione dei soggetto con l'oggetto. La relazione soggetto-oggetto, infatti, farebbe cessare l'identità assoluta dei senso e dell'essere, dato ehe 42 SCHERER, Zukunft und Eschaton, 43. 43 Cf. Sein - Sinn - Gott, 109-110.