Folia Theologica 14. (2003)
Attila Puskás: Argomento in favore dell'esistenza di Dio nella filosofia di Georg Scherer
106 A. PUSKÁS 4.1.3 La tesi suU'identità dei senso assoluto con l'essere assoluto Affinché l'essere riferito al senso e il postulato di senso possano essere soddisfatti, il senso assoluto deve essere identico con l'essere assoluto. Le esperienze di senso e quelle di assurdo sono presenti insieme e in modo alterno nel mondo fattuale. Sebbene facciamo esperienze dei senso (amore, bellezza, liberté...), queste sono sempre messe in questione dalle esperienze dell'assurdo (sofferenze, alienazioni, costrizioni della natura, morte). Il senso è presente, ma risulta spesso debole e alla fine la morte mette tutto il sensato in questione. Affinché l'esigenza di senso non sia inutile e venga delusa, il senso deve essere più potente e reale del mondo fattuale. Il senso assoluto deve essere abbastanza forte per poter trasformare la realtà fattuale. Se la nostra esistenza deve mai superare l'ambivalenza dei sensato e dell'assurdo ehe si mettono in questione a vicenda nel mondo fattuale, il senso assoluto deve avere la po- tenza d'essere (Seinsmacht) più grande. Scherer denomina essere assoluto l'essere dei senso assoluto che ha la potenza d'essere più grande40. 5. Il senso e l'essere assoluto è spirito assoluto Se l'uomo è riferito al senso assoluto ehe è identico con l'essere assoluto, esso non puo essere di grado ontologico inferiore all'uomo. Il senso assoluto deve essere di natura spirituale per ec- cellenza, perché l'essere assoluto con cui è identico, comprende e trascende per definizione tutte le perfezioni e ogni piano ontologico, dunque anche quello dell'uomo ehe è di natura spirituale41. In secondo luogo il nostro autore prende in considerazione il fat- to ehe il senso sussiste solo in relazione ad un soggetto, vale a dire allô spirito. Il senso ha sempre un momento oggettivo in cui l'uomo si imbatte con la sua esigenza di senso e con la sua capacité di accor- gersene, un momento inderivabile dal soggetto stesso. Il senso, sotto questo aspetto, ci si dé nelle esperienze. D'altro lato, pero, queste esperienze presuppongono sempre il soggetto ehe conosce e rico- nosce qualcosa come sensato, e cosî dice sî ad esso nell'atto del con40 SCHERER, Sein - Sinn - Gott, 101-103; Cf, Strukturen des Menschen, 179-180. 41 SCHERER, Strukturen des Menschen, 181.